Da gennaio ad agosto 2019 nell’area UE+Efta le immatricolazioni di autovetture sono state 10.830.899 con un calo del 3,2% sullo stesso periodo del 2018. Si tratta di un risultato coerente con il quadro economico di bassa crescita che sta caratterizzando l’area. Il mercato auto complessivamente considerato è in una situazione di sostanziale stagnazione, ma la tendenza che si coglie è comunque negativa dato anche che dei 31 mercati dell’area ben 21 sono in calo e che nella pattuglia dei cinque grandi solo la Germania chiude il consuntivo dei primi otto mesi con il segno più (+0,9%), mentre sono in rosso i consuntivi di Francia (-3%), Italia (-3%), Regno Unito (-3,4%) e Spagna (-9,2%). In sintesi – secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – il mercato europeo dell’auto in Europa segna il passo e per ritornare alla crescita con l’obiettivo di toccare nuovamente il massimo di 16 milioni di immatricolazioni del 2007 occorre innanzitutto che riparta l’economia. La prospettiva di rivedere il patto di stabilità nella UE in chiave di crescita induce ad un cauto ottimismo, ma il mercato dell’auto, che continua ad essere anche alle prese con la difficile transizione dalle motorizzazioni diesel a soluzioni ritenute più verdi, non ha bisogno soltanto di un ritorno alla crescita dell’economia, ma anche di una politica incisiva per il settore coordinata a livello europeo.
I dati diffusi oggi dall’Acea riguardano anche il dettaglio delle immatricolazioni di agosto che si confrontano con i risultati di un agosto 2018 molto particolare perché in quel mese vi fu un picco di immatricolazioni determinato dall’esigenza delle case automobilistiche di immatricolare veicoli non in regola con la nuova normativa WLTP che sarebbe entrata in vigore dal 1°settembre successivo. Per effetto di questa situazione le immatricolazioni in agosto 2018 toccarono quota 1.174.645 con un incremento del 30,1% sul dato dell’agosto 2017. Nell’agosto scorso una parte importante di questo eccezionale incremento risulta però acquisita. Le immatricolazioni di autovetture sono state infatti 1.074.169 con un calo dell’8,6% su agosto 2018, ma con una crescita del 19% su agosto 2017.
Nel salvaguardare nel 2019 il risultato del 2018 si è particolarmente distinta la Germania in cui, nonostante una crescita del 24,7% in agosto 2018, nell’agosto scorso vi è stato calo contenuto nello 0,8% ed anche nel Regno Unito il livello toccato nel 2018 è stato sostanzialmente riconfermato nel 2019. A fonte di una crescita del 23,1% dello scorso anno, nell’agosto scorso vi è stato un calo dell’1,6%. In Francia invece, contro un incremento del 40% nel 2018, nell’agosto scorso vi è stata una contrazione del 14,1% e anche in Italia le immatricolazioni non si sono allontanate molto dal livello raggiunto nell’agosto 2018. Nel nostro Paese infatti in quel mese vi fu un incremento del 9,5%, mentre nell’agosto scorso vi è stato un calo del 3,1%. Diversa la situazione della Spagna che è riuscita a conservare nell’agosto scorso soltanto in parte il risultato dell’agosto 2018. A fronte di una crescita del 48,7% l’anno scorso, quest’anno vi è stato un calo del 30,8%. In sintesi, il dato di agosto nel complesso dell’area, a parità di condizioni, fa comunque registrare un sostanziale miglioramento.