Al Goodwood Festival of Speed 2016, Mercedes-Benz Classic presenta le pietre miliari di oltre 100 anni di competizioni e vittorie nel motorsport. Dall’auto da corsa Mercedes del 1906, fino alla SLS AMG GT3 costruita nel 2011. Le straordinarie vetture del marchio possono essere ammirate sul circuito da gara e negli spazi espositivi. La 21a edizione del più grande garden party automobilistico del mondo si svolgerà da oggi al 26 giugno nella tenuta di Goodwood House, la residenza estiva dei Duchi di Richmond, nel Sussex, in Inghilterra. L’edizione 2016 è interamente dedicata al tema ‘Full Throttle – The Endless Pursuit of Power’ (‘A tutto gas – L’eterna ricerca della potenza’).
L’impegno di Mercedes-Benz nel motorsport è una storia ricca di successi e record, con la costante ambizione a raggiungere e superare le massime prestazioni grazie a tecnologie all’avanguardia. La Casa di Stoccarda ne offre una chiara testimonianza al Goodwood Festival of Speed di quest’anno. Sul circuito di montagna di Goodwood, prestigiosi ambasciatori del marchio Mercedes-Benz Classic del calibro di Roland Asch, Ellen Lohr, Klaus Ludwig, Jochen Mass e Susie Wolff, si cimenteranno alla guida di vetture straordinarie, che hanno scritto pagine memorabili della storia del motorsport.
Durante il fine settimana del festival sarà presente la Mercedes 120 CV del 1906 sviluppata da Wilhelm Maybach, capostipite della tradizione sportiva del marchio. L’eterna ricerca della potenza non è solo il motto del Festival of Speed 2016, bensì anche l’obiettivo perseguito da Mercedes-Benz attraverso la ricerca e sviluppo – e non da oggi, ma già dal lontano 1886 (esattamente 130 fa), quando Carl Benz e Gottlieb Daimler inventarono l’automobile.
Lo dimostra, ad esempio, la Mercedes-Benz 540 K Streamlining del 1938, che si prepara ad affrontare il circuito di Goodwood. Grazie al suo eccellente coefficiente di resistenza aerodinamica (0,36), raggiunge una velocità costante di 170 km/h e, supportata dal compressore, tocca una velocità di punta di 185 km/h. Risalgono alla stessa epoca due vetture da record, realizzate da Mercedes-Benz sulla base delle ‘Frecce d’Argento’, la W 25 e la W 125, esposte a Goodwood. Al volante della W 125, nel 1938 Rudolf Caracciola ha segnato un record assoluto ed attualmente ancora imbattuto: ha cioè raggiunto la velocità di 432,7 km/h su una strada pubblica.
La grande varietà dei successi sportivi conseguiti da Mercedes-Benz a partire dalla seconda metà del XX secolo è testimoniata da altre vetture presenti nel prestigioso scenario del Festival of Speed: su una Mercedes-Benz 300 SLS del 1957, Paul O’Shea vinse negli USA il Campionato del Mondo Sport-Prototipi. Il lungo cammino che conduce al presente è ben rappresentato anche da una 280 E da rally (W 123) del 1977, dallo Sport-Prototipo Sauber-Mercedes C 9 Gruppo C del 1988, da un Mercedes-Benz 1834 S Race Truck del 1996 e da una Mercedes-Benz SLS AMG GT3 di un team privato.
La 300 SLS di O’Shea nacque sulla base della 300 SL Roadster (W 198 II). A Goodwood può essere ammirato un esemplare anche di questa speciale 300 SL Roadster, parte integrante della collezione ALL TIME STARS (ATS) di Mercedes-Benz Classic. L’auto, costruita nel 1960, è stata restaurata da Mercedes-Benz Classic con l’obiettivo di preservarne in ogni dettaglio originalità ed autenticità. Una seconda straordinaria vettura ATS è lo Sport-Prototipo Mercedes Classe C AMG, con il quale Bernd Schneider si è laureato vicecampione all’International Touring Car Championship nel 1996. Entrambe le vetture vengono presentate a Goodwood nello stand di Mercedes-Benz UK e sono inoltre acquistabili.
Il 21° Festival of Speed si svolge da oggi al 26 giugno 2016. La manifestazione viene inaugurata con il ‘Moving Motor Show’, nel corso del quale numerose Case automobilistiche e motociclistiche internazionali presentano i loro ultimi modelli. La manifestazione punterà i riflettori sulle presentazioni nei paddock e sulle gare effettuate nel circuito di montagna (lungo 1,86 km) e nel tracciato da rally, che si snoda in un bosco della tenuta. Oltre alle vetture da competizione storiche, si sfideranno anche auto da gara dei nostri giorni. Il Festival of Speed 2016 vanta, ad esempio, la presenza dell’attuale monoposto di Formula 1. Oltre all’attuale team campione del mondo MERCEDES AMG PETRONAS, sono iscritte alla manifestazione altre sei squadre. Parallelamente, debutterà quest’anno a Goodwood anche la Formula E. Questa manifestazione dedicata alle auto d’epoca è stata organizzata per la prima volta da Charles Gordon-Lennox, Earl of March and Kinrara nel 1993 e si conferma uno degli eventi più importanti nel calendario internazionale. Il festival è interamente dedicato alla cultura e all’estetica di automobili e motociclette sportive. Protagoniste dell’evento sono vetture da competizione ed auto sportive che celebrano la cultura motoristica e la velocità. Lord March, organizzatore e padrone di casa, attende per l’edizione di quest’anno più di 150.000 visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
I piloti di Mercedes-Benz Classic al Goodwood Festival of Speed 2016
Roland Asch
Nato il 12 ottobre 1950 ad Altingen, in Germania, è un esperto tecnico di veicoli a motore. Ha iniziato la sua carriera nelle competizioni motoristiche come hobby, conseguendo però successi da professionista: dopo aver conquistato il titolo di Campione Tedesco della Montagna nel 1981 ed il trofeo DRM nel 1983, nel 1985 fa il suo debutto nel Campionato Tedesco Turismo (DTM), aggiudicandosi nel 1988 il secondo posto a bordo di Mercedes-Benz 190 E 2.3-16 del team BMK. Alla fine degli anni Ottanta vince per tre volte la classifica generale della Porsche 944 Turbo Cup e nel 1991 il titolo di campione nell’ambito della Porsche Carrera Cup. Per Mercedes-Benz consegue, agli inizi degli anni Novanta, un totale di cinque vittorie, oltre a vantare buoni posizionamenti nel DTM. Nel 1993, per la seconda volta sale sul secondo gradino del podio nel DTM e nel 1995 passa a Ford nella Super Tourenwagen Cup. Come ambasciatore del marchio, Roland Asch è ancora oggi fortemente legato a Mercedes-Benz.
Ellen Lohr
Nata il 12 aprile 1965 a Mönchengladbach in Germania, si è avvicinata allo sport motoristico iniziando a guidare i kart dal 1979 al 1983. I suoi successi più importanti sono rappresentati dalla partecipazione al Campionato Mondiale Kart Juniores e dal primo posto nel Campionato Regionale Kart della Germania nord occidentale. Dopo avere gareggiato nella Formula Ford 1600 tedesca (è stata campionessa tedesca nel 1987) e disputato le prime gare nel DTM (BMW) e nel Campionato Tedesco di Formula 3 con la Volkswagen nel 1989/90, viene ingaggiata dal team AMG-Mercedes per il Campionato Tedesco Turismo (DTM). Lohr è stata la prima e finora unica donna ad aggiudicarsi una vittoria nel DTM, impresa che è riuscita a realizzare al volante di una AMG-Mercedes 190 E 2.5-16 Evolution II, in occasione del Festival delle corse automobilistiche a Hockenheim nel maggio 1992. Nella stagione 1995 decide di passare al team Mercedes-Zakspeed, mentre nel 1996 gareggia per il team AMG-Mercedes Persson MS. Nel 1997 si presenta al via del Campionato Europeo Truck Racing al volante di un truck da corsa Mercedes-Benz. Successivamente Lohr prende parte a numerose altre competizioni, compresi anche il rally Parigi-Dakar dal 2005 e nuovamente il Truck Racing dal 2012.
Klaus Ludwig
Nato il 5 ottobre 1949 a Bonn, in Germania, è soprannominato dai suoi fans ‘König Ludwig’ (Re Ludovico), tre volte campione di DTM, ha iniziato la sua carriera nello sport motoristico all’inizio degli anni ’70, partecipando a gare di slalom, orienteering e competizioni per vetture turismo. Tra i suoi primi maggiori successi figurano il titolo di campione nelle edizioni del Campionato Tedesco Sport-Prototipi (DRM) negli anni 1979 e 1981 e le vittorie alla 24 Ore di Le Mans negli anni 1979, 1984 e 1985. Ludwig giunge al Campionato Tedesco Turismo (DTM) nel 1985, partecipandovi inizialmente su Ford e conquistando il suo primo titolo nel 1988. Nel 1989 entra nel team AMG-Mercedes, con il quale conquista negli anni seguenti, fino al 1994, due titoli di campione (nel 1992 e nel 1994, vicecampione nel 1991) con 19 vittorie complessive nelle singole gare. Nel 1995 e nel 1996 si cimenta nell’ITC (International Touringcar Championship) con il team Opel Rosberg. Successivamente ritorna in AMG-Mercedes e, insieme a Ricardo Zonta, vince il titolo piloti e squadre del Campionato Internazionale FIA-GT del 1998. Dopo questa vittoria, Ludwig dichiara l’intenzione di ritirarsi dall’attività agonistica, tuttavia nel 2000 partecipa nuovamente al nuovo Campionato Tedesco Turismo (DTM), terminando la stagione e la sua carriera di pilota al 3° posto della classifica generale su una Mercedes-Benz CLK-DTM.
Jochen Mass
Nato il 30 settembre 1946 a Dorfen, in Germania, ha iniziato la sua proficua carriera sportiva nel 1968 gareggiando con vetture da turismo per Alfa Romeo e come pilota ufficiale del team Ford tra il 1970 ed il 1975. In questo periodo vince la 24 Ore di Spa-Francorchamps nel 1972, gareggiando contemporaneamente in Formula 2 (1973) ed in 105 Gran Premi di Formula 1 (1973/74 per Surtees, dal 1975 al 1977 per McLaren, nel 1978 per ATS, nel 1979/80 per Arrows e nel 1982 per March). Dopo aver vinto il German Sportscar Championship del 1985 ed un periodo come pilota ufficiale della scuderia Porsche, concluso nel 1987, entra nel team Sauber-Mercedes, Guida nel Gruppo C di questo team fino al 1991. Insieme a Manuel Reuter e Stanley Dickens, vince la 24 Ore di Le Mans nel 1989 a bordo della nuova Freccia d’Argento, la Sauber-Mercedes C9, conquistando il secondo posto nel campionato mondiale di quello stesso anno. Tre anni dopo, nel 1992, Mass entra a far parte della gestione team per il DTM. Oggi Jochen Mass gareggia regolarmente per Mercedes-Benz nelle manifestazioni storiche.
Susie Wolff
Nata il 6 dicembre 1982 a Oban in Scozia, si trova perfettamente a proprio agio sia su un’auto da corsa DTM sia su una monoposto di Formula 1. Ha intrapreso la carriera di pilota all’età di otto anni, iniziando a correre sui kart. Sono proprio i genitori, proprietari di un negozio di moto, a risvegliare nella figlia un interesse precoce per le auto sportive: prima ancora di compiere tre anni, infatti, Susie riceve in regalo un piccolo quad. Sia il papà che il nonno partecipano anche a gare di moto ed entrambi non perdono occasione per fare entrare la loro piccolina in contatto con il mondo delle gare automobilistiche fin dalla tenera età. La partecipazione di Susie Stoddart alle gare di kart diventa una storia costellata di successi a livello nazionale e nel 2000 questa donna pilota decide di fare il salto di qualità, cimentandosi nei campionati di Formula: prende parte alla Formula Ford, alla Formula Renault ed alla Formula 3 inglese. Per ben due volte è stata nominata per ricevere il prestigioso riconoscimento ‘British Young Driver of the Year’. Nella stagione 2006 Susie Stoddart viene, infine, ingaggiata da Mercedes-Benz come pilota ufficiale per il Campionato Tedesco Turismo (DTM). La pilota scozzese gareggia per sei anni nel DTM per la Casa di Stoccarda. Nel 2011 sposa Toto Wolff, che nel 2013 viene nominato Responsabile di Mercedes-Benz Motorsport. Nel 2012 Susie Wolff riesce finalmente a coronare il suo sogno di guidare una monoposto di Formula 1, quando viene ingaggiata dalla scuderia inglese Williams F1 come collaudatrice ufficiale fino a tutto il 2015. Dal 2016 Wolff è ambasciatrice del Marchio per l’iniziativa del Gruppo Daimler ‘She’s Mercedes’, con la quale la Casa di Stoccarda intende attirare maggiormente l’attenzione sulle esigenze delle donne.
Le vetture di Mercedes-Benz Classic al Goodwood Festival of Speed 2016
Auto da corsa Mercedes 120 CV sei cilindri, 1906
Per la stagione 1906 Wilhelm Maybach sviluppa la prima vettura sportiva Mercedes con motore a sei cilindri. L’innovativo propulsore a sei cilindri in linea dispone di cilindri in acciaio singoli montati su basamento in lega leggera, un albero a camme in testa, valvole sospese e doppia accensione a candela ad alta tensione. Questa soluzione progettuale servirà per decenni come modello dei motori ad alte prestazioni. La vettura a sei cilindri non si lascia apprezzare solo per il motore. I longheroni del telaio sono piegati sopra l’asse anteriore, le molle a balestra ed il radiatore si trovano in posizione molto bassa e ciò conferisce all’innovativa vettura da Grand Prix un aspetto straordinariamente solidale alla strada. La vettura, tuttavia, non viene impiegata nelle competizioni, perché l’albero a camme in testa e la nuova accensione a candele, considerata alla stregua di una nuova moda, non suscitano l’entusiasmo della Direzione e del Consiglio di Supervisione di DMG. Maybach, osannato dalla stampa specializzata come ‘il re dei progettisti’, nel 1907 abbandona l’azienda, la quali continuerà così ad affidarsi al motore a quattro cilindri anche negli anni successivi.
Dati tecnici della Mercedes 120 CV da competizione a sei cilindri
Anno di costruzione: 1906
Cilindri: 6 in linea
Cilindrata: 11.084 cm3
Potenza: 88 kW (120 CV)
Al regime: 1.500 giri/min
Velocità massima: 150 km/h
Auto da record a dodici cilindri Mercedes-Benz W 25, 1936
Nell’anno olimpico 1936 l’autostrada Francoforte–Darmstadt, l’attuale A 5, diventa teatro di una competizione da record, nella quale si affrontano Hans Stuck su Auto Union e Rudolf Caracciola su Mercedes-Benz. L’aerodinamica delle vetture assume un’importanza decisiva. Obiettivo dell’impresa, infatti, è lanciare la vettura a 370 km/h ed a questa velocità la resistenza all’aria è 14 volte più elevata che viaggiando a 100 km/h. Mercedes-Benz si presenta con un’auto appositamente realizzata sulla base del modello da Grand Prix W 25 di quegli anni. Viene impiegata per la prima volta una carrozzeria a flusso aerodinamico integrale, che copre anche le ruote, ottimizzata nella grande galleria del vento degli stabilimenti Zeppelin di Friedrichshafen. Con ottimi risultati: il 26 ottobre del 1936 Rudolf Caracciola segna tre record internazionali e raggiunge una velocità massima di 372,1 km/h. Due settimane più tardi ottiene un record mondiale viaggiando per dieci miglia a 333,5 km/h. Nell’autunno del 1937 la competizione si rinnova con vetture di nuovo sviluppo.
Dati tecnici dell’auto da record a dodici cilindri Mercedes-Benz W 25
Anno di costruzione: 1936
Cilindri: 12 a V
Cilindrata: 5.577 cm3
Potenza: 453 kW (616 CV)
Al regime: 5.800 giri/min
Velocità massima: 372 km/h
Auto da record a dodici cilindri Mercedes-Benz W 125 Autotelaio, 1938
Dopo l’esito insoddisfacente della settimana dei record svoltasi nell’ottobre 1937, Mercedes-Benz modifica profondamente la sua vettura. La carrozzeria presenta una resistenza all’aria ancora migliore, che raggiunge adesso il sensazionale coefficiente di 0,17. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’adozione del raffreddamento con ghiaccio. Per poter rinunciare alle convenzionali prese per l’aria di raffreddamento e ridurre così la resistenza aerodinamica, davanti al radiatore viene montato un corpo riempito di ghiaccio ed acqua della capacità di 100 litri. In tal modo la presa d’aria è stata ridotta alle dimensioni necessarie per la sola aria di aspirazione. Il motore a dodici cilindri da 5,6 litri raggiunge una potenza di 562 kW (765 CV) grazie ad un secondo carburatore a saracinesca supplementare. Con questa auto da record, che è frutto di un lavoro di sviluppo del tutto nuovo, nel gennaio del 1938 Rudolf Caracciola raggiunge i 432,7 km/h nel tratto autostradale tra Francoforte e Darmstadt. Si tratta ad oggi della massima velocità mai raggiunta su una strada pubblica.
Dati tecnici dell’auto da record a dodici cilindri Mercedes-Benz W 125 Autotelaio
Cilindri: 12 a V
Cilindrata: 5.577 cm3
Potenza: 562 kW (765 CV)
Al regime: 5.800 giri/min
Velocità massima: 437 km/h
Mercedes-Benz 540 K Streamlining, 1938
La Mercedes-Benz 540 K Streamlining corona lo sviluppo aerodinamico delle vetture ottimizzate degli anni ’30. Questo esemplare unico, realizzato sulla base del modello sportivo top di gamma della Casa di Stoccarda, impone nuovi standard dal punto di vista sia tecnico che estetico. Con esso Mercedes-Benz inaugura uno sviluppo che, in quegli anni, vedeva impegnato tutto il mondo dell’industria automobilistica: il rapidissimo avanzamento tecnologico e la costante espansione della rete di superstrade consentono un aumento delle velocità di marcia possibili, inoltre l’aerodinamica diviene sempre più importante anche ai fini di una maggiore efficienza delle vetture. Con le linee fluide e la silhouette bassa della sua carrozzeria in alluminio, la riduzione massima possibile delle fonti di perturbazione aerodinamica sulle superfici ed il pianale rivestito, la vettura streamlining rappresenta la perfetta ed esemplare traduzione delle conoscenze ottenute in quegli anni attraverso i lavori di ricerca – presenta un coefficiente di resistenza aerodinamica di appena 0,36 e raggiunge i 185 km/h. Mercedes-Benz ha presentato nuovamente la vettura al pubblico nel 2014, dopo un complesso restauro.
Dati tecnici di Mercedes-Benz 540 K Streamlining
Cilindri: 8 in linea
Cilindrata: 5.401 cm3
Potenza: 132 kW (180 CV)
Velocità massima: 185 km/h
Mercedes-Benz 300 SLS, 1957
La Mercedes-Benz 300 SLS, una versione speciale della 300 SL Roadster, viene costruita nel 1957 in due esemplari per il Campionato Sport Prototipi statunitense poiché, nella stagione 1957, la versione di serie del nuovo modello non era stata ancora ammessa nella categoria ‘Standard Production’. Per non rinunciare all’unica alternativa possibile, la Categoria D Sport-Prototipi, una Roadster di serie viene sottoposta ad una ‘cura dimagrante’ secondo tutte le regole dell’arte, diventando così una versione SLS del peso di soli 970 chilogrammi. La potenza del motore viene inoltre incrementata a 174 kW (237 CV). Con la SLS, Paul O’Shea vince il campionato statunitense Sport Prototipi nella Categoria D con un netto vantaggio rispetto alla concorrenza – aveva conquistato il titolo già nel 1955 e nel 1956 su una 300 SL ‘Gullwing’. Dopo il ritiro di Mercedes-Benz dalle competizioni statunitensi nel campo degli Sport-Prototipi, entrambe le 300 SLS vengono vendute. La 300 SLS qui esposta è stata costruita nel 1994, sulla base di una 300 SL sperimentale, esattamente secondo le specifiche dell’originale.
Dati tecnici della Mercedes-Benz 300 SLS
Cilindri: 6 in linea
Cilindrata: 2.996 cm3
Potenza: 174 kW (237 CV)
Al regime: 5.900 giri/min
Velocità massima: 250 km/h
Mercedes-Benz 280 E da rally, 1977
Dopo una lunga pausa, nel 1977 Mercedes-Benz rinnova il suo impegno nel modo dei rally e conquista in una sola volta una doppia vittoria nella London–Sydney Marathon. Il rally, che è alla sua seconda edizione dopo quella del 1968, copre una distanza di 34.000 chilometri, affermandosi così come la competizione rallistica più lunga del mondo. I piloti e le vetture viaggiano per sei settimane e mezza attraversando l’Europa, l’Asia e l’Australia. Vengono impiegate vetture molto simili alle versioni di serie del modello 280 E, equipaggiate con gabbia antiribaltamento e massicce lamiere d’isolamento dalla sabbia al posto dei paraurti di serie. L’assetto è rinforzato e, per poter rispondere al meglio alle condizione stradali a tratti molto avverse, vengono impiegati cerchi da 15 pollici. Una di queste vetture da rally, con a bordo il team Andrew Cowan/Colin Malkin/Mike Broad, taglia il traguardo per prima, seguita dalla vettura di Anthony Fowkes e Peter O’Gorman. Altre due si piazzano al 6° e 8° posto. La 280 E qui presentata è l’esemplare originale con la quale Fowkes ed O’Gorman si sono classificati secondi.
Dati tecnici della Mercedes-Benz 280 E da rally
Cilindri: 6 in linea
Cilindrata: 2.746 cm3
Potenza: 151 kW (205 CV)
Al regime: 6.000 giri/min
Velocità massima: 200 km/h
Sauber-Mercedes, Sport-Prototipo C 9 Gruppo C, 1989
Nel 1988, con la C 9 Mercedes-Benz partecipa al Campionato mondiale Sport-Prototipi del Gruppo C come partner del team Sauber. Questa collaborazione vale la vittoria di cinque gare e la laurea al titolo di vicecampioni. L’anno seguente, il 1989, la C 9 si presenta con il tradizionale color argento di Mercedes-Benz, ottenendo otto vittorie. Desta entusiasmo la spettacolare doppia vittoria di Jochen Mass/Manuel Reuter/Stanley Dickens e Mauro Baldi/Kenny Acheson/Gianfranco Brancatelli alla ‘24 Ore di Le Mans’ – 37 anni dopo lo straordinario successo della prima Freccia d’Argento dei tempi del dopoguerra, la Mercedes-Benz 300 SL Sport-Prototipo (W 194). Lo stesso anno il team conquista anche il titolo iridato e Jean-Louis Schlesser si laurea campione del mondo Sport-Prototipi. Il motore Mercedes-Benz V8 M 117 da 530 kW (720 CV), impiegato dal 1987 al 1988, con la stagione 1989 viene sostituito dal nuovo quattro valvole M 119. Entrambi i propulsori sono raffinatissime evoluzioni di motori impiegati in vetture di serie, ad esempio la Classe S e la Classe SL.
Dati tecnici dello Sport-Prototipo C 9 Gruppo C Sauber-Mercedes
Cilindri: 8 a V
Cilindrata: 4.973 cm3
Potenza: 530 kW (720 CV)
Al regime: 7.000 giri/min
Velocità massima: 400 km/h
Mercedes-Benz 1834 S Race Truck, 1996
Dopo l’enorme successo del modello 1450 S, il Mercedes-Benz 1834 S Race Truck rappresenta la seconda generazione di veicoli race truck Mercedes-Benz. Il modello precedente ha consentito una volta a Thomas Hegmann e ben tre volte a Steve Parrish di ottenere il titolo di campioni. Il 1834 S corrisponde alla categoria dei Superrace-Truck, istituita nel 1994, che descrive veicoli unicamente da competizione con l’aspetto di un truck. Con il 1834 S Race Truck, Mercedes-Benz domina anche la nuova categoria e vince il Campionato Europeo per tre anni consecutivi, dal 1994 al 1996, due volte con Steve Parrish ed una volta con Slim Borgudd. Il 1834 S dispone di un telaio rinforzato e freni a disco anteriori e posteriori raffreddati ad acqua. Il potente motore a 6 cilindri a V è dotato di Electronic Diesel Control (EDC) per limitare la velocità massima a 160 km/h, come prescritto dal regolamento. Il veicolo partecipante è stato guidato da Heinz Dehnhardt nella stagione 1996.
Dati tecnici del Mercedes-Benz 1834 S Race Truck
Cilindri: 6 a V
Cilindrata: 11.946 cm3
Potenza: 736 kW (1.000 CV)
Al regime: 2.000-2.200 giri/min
Velocità massima: 160 km/h (autolimitata)
Mercedes-Benz SLS AMG GT3, 2012
La Mercedes-Benz SLS AMG GT3 viene presentata nell’autunno del 2010 come esclusiva vettura per attività agonistica di team privati, per gare di velocità e durata. L’auto da competizione nasce sulla base del regolamento GT3 della FIA (Fedération Internationale de l’Automobile), che prescrive tra l’altro l’adozione di un motore vicino alla versione di serie. Il motore V8 da 6,2 litri della GT3, infatti, corrisponde quasi del tutto a quello montato sul modello di serie presentato nel 2009. L’auto da competizione, tuttavia, supera i già eccellenti valori di accelerazione della vettura di serie in virtù del suo peso inferiore. La SLS AMG GT3 dispone di un cambio da gara a sei marce, con comando sequenziale, che viene azionato dal pilota tramite due paddle al volante. Dalla stagione 2010 la Mercedes-Benz SLS AMG GT3 viene impiegata in numerose competizioni con eccellenti risultati. Solo nella stagione 2013 la SLS AMG GT3 ha ottenuto 38 vittorie complessive, conquistando quattro campionati. La vettura che partecipa al Festival of Speed è quella con la quale il team Black Falcon ha vinto la 24 Ore di Dubai nel 2012.
Dati tecnici della Mercedes-Benz SLS AMG GT3
Cilindri: 8 a V
Cilindrata: 6.208 cm3
Potenza: 420 kW (571 CV)
Al regime: 6.800 giri/min
Velocità massima: oltre 300 km/h