Il MINI Challenge è approdato sul circuito di Imola per il suo terzo round stagionale: un weekend incandescente per le elevate temperature ma anche per l’alto livello di agonismo sfoderato dai protagonisti della griglia di partenza, compresi i giovanissimi allievi della nuova MINI Challenge Academy, seguiti da un tutor d’eccezione quale l’ex pilota di Formula 1 Gianni Morbidelli.
In qualifica è il laziale Ivan Tramontozzi a siglare il miglior crono, ed è l’unico a scendere sotto il “muro” dei 2’00. Il suo primo rivale, nonché leader della classifica provvisoria, Gustavo Sandrucci si assicura la partenza al suo fianco, dalla seconda casella in griglia, mentre Filippo Bencivenni stampa il terzo tempo ma poi danneggia la sua MINI durante le stesse qualifiche e non si schiererà al via. Fra gli under 25 della classe Academy il miglior crono è di Giorgio Amati, leader della classifica con quattro vittorie nelle prime quattro gare disputate. Di poco alle sue spalle Ugo Federico Bagnasco e Giacomo Parisotto.
Al via di gara1 Ivan Tramontozzi è bravo a sfruttare la pole position per andare subito al comando, incalzato dal capoclassifica Gustavo Sandrucci. Bella partenza di Andrea Gagliardini, che dalla quinta fila scatta subito in terza posizione. Poco dopo il via il campione in carica della classe Lite Diego Di Fabio finisce in ghiaia e innesca l’ingresso della safety car per recuperare la sua MINI. Riaperte le ostilità, Tramontozzi allunga di nuovo al comando davanti a Sandrucci, mentre alle loro spalle Andrea Gagliardini, Lorenzo Nicoli e Filippo Maria Zanin innescano una bagarre infuocata. Mentre Tobia Zarpellon è costretto al ritiro per noie tecniche, Nicoli si lancia giù
dal discesone della Rivazza come se non ci fosse un domani, urta Gagliardini ed entrambi lasciano un’autostrada aperta a Filippo Maria Zanin che acciuffa la terza posizione. La bagarre viene interrotta dall’ingresso della safety car quando la MINI di Federico Ugo Bagnasco rimane ferma alla discesa dopo la Variante Alta. La gara vive così di fatto una terza partenza lanciata, con due giri infuocati colmi di colpi di scena prima della bandiera a scacchi: Sandrucci sorprende Tramontozzi e acciuffa il comando, Nicoli finisce un paio di volte largo e si ritira, e Tramontozzi arriva lungo alla Rivazza perdendo diverse posizioni. Gustavo Sandrucci coglie così la vittoria numero tre su cinque gare disputate, questa volta davanti a Filippo Maria Zanin e a Andrea Gagliardini. Tramontozzi conclude quinto, alle spalle di Alessio Alcidi e Andrea Tronconi e davanti a Roberto Gentili, Daniele Pasquali e Alberto Cioffi. Nella classe Academy quinta vittoria consecutiva per Giorgio Amati, davanti a Adam Sasha, Marco Iannotta e Giacomo Parisotto.
In gara2, con la griglia di partenza che inverte le prime otto posizioni rispetto all’arrivo di gara1, il vincitore del sabato Gustavo Sandrucci deve farsi largo dall’ottava posizione, mentre Daniele Pasquali prende il via dalla pole position e s’invola subito al comando, incalzato da Roberto Gentili. I due entrano in contatto alla discesa della Rivazza e perdono posizioni (Gentili riceverà anche una penalità di 5 secondi) e al comando va Andrea Gagliardini, incalzato da Alessio Alcidi e Ivan Tramontozzi, bravo a portarsi subito in seconda posizione, mentre Zanin scalpita in quarta posizione e contiene Gustavo Sandrucci. Tempo un paio di giri e Tramontozzi affonda l’attacco su Gagliardini, portandosi al comando. Poco dopo Luca Rangoni nella sua rimonta urta Filippo Maria Zanin: quest’ultimo finisce la sua gara con un impatto a bordo pista e Rangoni dovrà scontrare un drive through. Le emozioni non sono finite: per rimuovere la MINI di Zanin la gara viene neutralizzata con safety car e alla ripartenza Tramontozzi commette
un’irregolarità, incorrendo in una penalità di 25’’. Il pilota laziale transiterà per primo sotto la bandiera a scacchi ma scivolerà in sesta posizione. Secondo al traguardo ma di fatto vincitore di gara2 è Alessio Alcidi. Sul podio con lui il leader della classifica generale Gustavo Sandrucci e Andrea Gagliardini, protagonista di un acceso corpo a corpo nelle fasi finali con Andrea Tronconi. Da segnalare la rimonta di Diego Di Fabio: partito ultimo dopo lo stop in gara1, il diciassettenne è rimontato fino alla sesta posizione.
Sfida infuocata anche fra i giovanissimi dell’Academy, classe riservata agli under 25 ma dove la maggior parte dei partecipanti non è ancora maggiorenne. Giorgio Amati punta evidentemente al record e inanella la sesta vittoria su sei gare disputate, piazzandosi davanti a Marco Iannotta e all’italo macedone Adam Sasha. A completare la top five Giacomo Parisotto e Ugo Francesco Bagnasco, che con le loro prestazioni crescenti in gara dimostrano di imparare bene dal loro tutor d’eccezione, Gianni Morbidelli.