Un’edizione diversa, completamente digitalizzata, la 29^ di Merano WineFestival che si è da poco conclusa. Alle restrizioni causate dal Covid-19 The WineHunter Helmuth Köcher ha saputo rispondere con determinazione e un’edizione di Merano WineFestival digitalche non vuole sostituire la manifestazione meranese posticipata al 26-30 marzo 2021 ma che, grazie alle opportunità offerte dal digitale, ha permesso di amplificarne il messaggio e i contenuti, organizzando da un lato uno spazio virtuale dedicato ai produttori e dall’altro un palinsesto che per cinque giorni ha trasmesso oltre 250 video e numerosi spazi dedicati al confronto live. The WineHunter Helmuth Köcher parla del primo evento Wine Food Spirits Beer completamente digitalizzato, in attesa di tornare dal vivo nelle splendide location meranesi che ospiteranno la manifestazione a marzo 2021.
Quella appena conclusa è stata un’edizione nuova, un’esperienza completamente diversa sia per The WineHunter sia per il pubblico di operatori, wine&food lovers e media che da molti anni frequentano le location meranesi. Ma come è nata e come si è sviluppata questa edizione digitale del festival?
Arricchire l’offerta di Merano WineFestival a livello digitale era una mia volontà emersa già nel mese di marzo, quando però la mia intenzione era di organizzare la manifestazione come di consueto a Merano. L’idea era quella di amplificare l’esperienza per i visitatori, ricreando uno spazio virtuale dedicato ai produttori, dove trovare tutte le informazioni sulle aziende e i prodotti premiati dalla guida The WineHunter Award e dal quale poter approfondire, con la possibilità addirittura di interagire direttamente con i produttori. Quando poi il 19 ottobre si è reso indispensabile posticipare la manifestazione in loco, ho voluto rilanciare aggiungendo anche un ricchissimo palinsesto di eventi che per tutte le cinque giornate accompagnasse il pubblico di Merano WineFestival. È stata un’esperienza davvero intensa che mi ha visto coinvolto nella realizzazione di oltre 400 video di presentazione delle aziende presenti a Merano WineFestival e in numerosi momenti live di confronto come quelli dedicati a “L’economia del vino ai tempi del Covid-19” e “Fermenti sostenibili: seminare il futuro”. E poi Live Tastings con i produttori, approfondimenti su Wine Territories italiani e internazionali, momenti di confronto su innovazione e digitale.
Come è cambiato quindi il suo rapporto con il mondo digitale dopo l’esperienza di questi mesi?
Fino a marzo non mi era capitato di fare molte esperienze dirette nel mondo del digitale, lo trovavo un tema interessante da sviluppare, ma fino ad allora ho sempre dato precedenza ai viaggi e alle esperienze di incontro e degustazione dirette. Da marzo però è diventato l’unico modo di comunicare e ho voluto sfruttarlo cogliendone tutte le possibili opportunità. Abbiamo organizzato conferenze, live talk, interviste e addirittura una serie di incontri di degustazione Business Tasting dedicati agli operatori nella sede di Gourmet’s International, in cui io moderavo e i diversi produttori presentavano i loro vini. Questo mi ha portato ad essere pronto in autunno, quando insieme al mio team ci siamo ritrovati a mettere in piedi l’intero palinsesto del festival in un tempo davvero ristretto. Ne è risultato un evento unico che è stato apprezzato dal pubblico e che grazie alla piattaforma creata continuerà a dare visibilità e fornire contenuti consultabili da qui alla fine di marzo 2021, creando un ponte tra l’evento digitale e quello in presenza. L’esposizione virtuale e l’intero palinsesto restano infatti visibili e nuovi contenuti saranno aggiunti; questo permetterà di arrivare all’evento di marzo con maggiore consapevolezza e conoscenza. Trovo che sia stata una grande opportunità per tutto il settore del wine&food che in questi anni ho sempre voluto sostenere con la mia attività.
È per questo che digitalizzazione e innovazione sono temi che hanno avuto ampio spazio nel palinsesto di Merano WineFestival digital?
Sicuramente. Se c’è una cosa che la pandemia ha accelerato sono i processi di trasformazione digitale, in merito ai quali le aziende italiane sono talvolta ancora poco preparate. Per questo motivo come The WineHunter ho voluto farmi promotore di una serie di interventi dedicati da un lato alla digitalizzazione, in particolare legata al posizionamento sul mercato anche delle piccole e medie aziende, e dall’altro dell’innovazione in campo scientifico con la messa a disposizione di una serie di studi particolarmente interessanti per i produttori. A collaborare per la realizzazione dello spazio Innovation sono stati la casa editrice IVES per la presentazione degli studi scientifici, H-FARM in tema di digitalizzazione e Connected Reality che si occupa di realtà aumentata, presentando contenuti di grande valore.
Appuntamento quindi a Merano dal 26 al 30 marzo e dal 5 al 9 novembre 2021 per l’edizione che celebra il trentennale di Merano WineFestival.
Si, il 2021 sarà un anno che vedrà un doppio appuntamento a Merano. Dal 26 al 30 marzo si svolgerà la 29^ edizione del festival così come era stata pensata per quest’anno, nel massimo rispetto delle regole e della sicurezza. Ho voluto pianificarla per la primavera, stagione che segna la rinascita della natura e, mi auguro, di un tempo nuovo per tutti noi. E poi l’edizione autunnale, che dal 5 al 9 novembre 2021 vedrà la manifestazione tagliare un traguardo importante, quello dei trent’anni, che vogliamo celebrare restando sempre fedeli al motto “Excellence is an attitude” e con lo sguardo al futuro che ci ha portato con coraggio e fiducia a superare le difficoltà.
Quella appena conclusa è stata un’edizione nuova, un’esperienza completamente diversa sia per The WineHunter sia per il pubblico di operatori, wine&food lovers e media che da molti anni frequentano le location meranesi. Ma come è nata e come si è sviluppata questa edizione digitale del festival?
Arricchire l’offerta di Merano WineFestival a livello digitale era una mia volontà emersa già nel mese di marzo, quando però la mia intenzione era di organizzare la manifestazione come di consueto a Merano. L’idea era quella di amplificare l’esperienza per i visitatori, ricreando uno spazio virtuale dedicato ai produttori, dove trovare tutte le informazioni sulle aziende e i prodotti premiati dalla guida The WineHunter Award e dal quale poter approfondire, con la possibilità addirittura di interagire direttamente con i produttori. Quando poi il 19 ottobre si è reso indispensabile posticipare la manifestazione in loco, ho voluto rilanciare aggiungendo anche un ricchissimo palinsesto di eventi che per tutte le cinque giornate accompagnasse il pubblico di Merano WineFestival. È stata un’esperienza davvero intensa che mi ha visto coinvolto nella realizzazione di oltre 400 video di presentazione delle aziende presenti a Merano WineFestival e in numerosi momenti live di confronto come quelli dedicati a “L’economia del vino ai tempi del Covid-19” e “Fermenti sostenibili: seminare il futuro”. E poi Live Tastings con i produttori, approfondimenti su Wine Territories italiani e internazionali, momenti di confronto su innovazione e digitale.
Come è cambiato quindi il suo rapporto con il mondo digitale dopo l’esperienza di questi mesi?
Fino a marzo non mi era capitato di fare molte esperienze dirette nel mondo del digitale, lo trovavo un tema interessante da sviluppare, ma fino ad allora ho sempre dato precedenza ai viaggi e alle esperienze di incontro e degustazione dirette. Da marzo però è diventato l’unico modo di comunicare e ho voluto sfruttarlo cogliendone tutte le possibili opportunità. Abbiamo organizzato conferenze, live talk, interviste e addirittura una serie di incontri di degustazione Business Tasting dedicati agli operatori nella sede di Gourmet’s International, in cui io moderavo e i diversi produttori presentavano i loro vini. Questo mi ha portato ad essere pronto in autunno, quando insieme al mio team ci siamo ritrovati a mettere in piedi l’intero palinsesto del festival in un tempo davvero ristretto. Ne è risultato un evento unico che è stato apprezzato dal pubblico e che grazie alla piattaforma creata continuerà a dare visibilità e fornire contenuti consultabili da qui alla fine di marzo 2021, creando un ponte tra l’evento digitale e quello in presenza. L’esposizione virtuale e l’intero palinsesto restano infatti visibili e nuovi contenuti saranno aggiunti; questo permetterà di arrivare all’evento di marzo con maggiore consapevolezza e conoscenza. Trovo che sia stata una grande opportunità per tutto il settore del wine&food che in questi anni ho sempre voluto sostenere con la mia attività.
È per questo che digitalizzazione e innovazione sono temi che hanno avuto ampio spazio nel palinsesto di Merano WineFestival digital?
Sicuramente. Se c’è una cosa che la pandemia ha accelerato sono i processi di trasformazione digitale, in merito ai quali le aziende italiane sono talvolta ancora poco preparate. Per questo motivo come The WineHunter ho voluto farmi promotore di una serie di interventi dedicati da un lato alla digitalizzazione, in particolare legata al posizionamento sul mercato anche delle piccole e medie aziende, e dall’altro dell’innovazione in campo scientifico con la messa a disposizione di una serie di studi particolarmente interessanti per i produttori. A collaborare per la realizzazione dello spazio Innovation sono stati la casa editrice IVES per la presentazione degli studi scientifici, H-FARM in tema di digitalizzazione e Connected Reality che si occupa di realtà aumentata, presentando contenuti di grande valore.
Appuntamento quindi a Merano dal 26 al 30 marzo e dal 5 al 9 novembre 2021 per l’edizione che celebra il trentennale di Merano WineFestival.
Si, il 2021 sarà un anno che vedrà un doppio appuntamento a Merano. Dal 26 al 30 marzo si svolgerà la 29^ edizione del festival così come era stata pensata per quest’anno, nel massimo rispetto delle regole e della sicurezza. Ho voluto pianificarla per la primavera, stagione che segna la rinascita della natura e, mi auguro, di un tempo nuovo per tutti noi. E poi l’edizione autunnale, che dal 5 al 9 novembre 2021 vedrà la manifestazione tagliare un traguardo importante, quello dei trent’anni, che vogliamo celebrare restando sempre fedeli al motto “Excellence is an attitude” e con lo sguardo al futuro che ci ha portato con coraggio e fiducia a superare le difficoltà.