Il 12 marzo 1952, la Stella presenta ai media la sensazionale 300 SL Sport-Prototipo, scegliendo un’autostrada come scenario. A partire dal 1954, ha inizio la gloriosa storia della Mercedes-Benz SL, la vettura sportiva derivata da questa auto da corsa di grande successo. Circa 69 anni dopo, l’ottava generazione di SL sta per entrare nella fase più intensa del suo sviluppo. Proseguono, infatti le sessioni di test sia su strade aperte al pubblico, che su percorsi speciali chiusi, sulle nevi svedesi.
Anche se gran parte del lavoro di sviluppo sulla futura SL Roadster, configurata come una 2 posti + 2, è avvenuta in forma digitale, la parte di prove su strada rimane comunque essenziale. La messa a punto finale del sistema di trazione integrale completamente variabile 4MATIC +, ad esempio, offerto per la prima volta anche nella SL, viene svolta nelle regioni invernali. Anche il tetto in tessuto, completamente ridisegnato, deve dare prova di sé nelle dure condizioni climatiche nei pressi del Circolo Polare Artico. La dinamica di guida di questa iconica Roadster, che debutterà entro la fine dell’anno, sarà presto sottoposta a un perfezionamento finale, tra gli altri, sul tracciato nord del Nürburgring. Sul circuito da corsa più impegnativo del mondo, gli specialisti di Mercedes-AMG si assicureranno, infatti, che l’ultima interpretazione della SL attinga più che mai alle sue radici sportive.
Nel frattempo la nuova SL, di cui in futuro saranno disponibili diverse varianti esclusivamente firmate Mercedes-AMG, rimane fedele anche a virtù diverse dalla sua lunga storia: con il suo design unico e i suoi livelli eccezionali di qualità e lusso, la nuova generazione di questo leggendario modello continua una storia di successo iniziata nel 1952, anche in termini di esclusività.
Mercedes-Benz SL: storia di un mito
Il 12 marzo 1952, un tratto autostradale nei pressi di Stoccarda si trasforma nel palcoscenico della Mercedes-Benz 300 SL (W 194). Due giorni prima, l’ufficio stampa della Casa di Stoccarda aveva suscitato scalpore invitando un gruppo di giornalisti selezionati. La questione non riguardava, infatti, solo il fatto che la “nuova auto sportiva Mercedes-Benz modello 300 SL (Super-Leggera)” effettuasse “per la prima volta una prova di guida in pubblico”. Allo stesso tempo, era lampante che il Marchio della Stella intendeva, con questa vettura, fare ritorno al Motorsport, come sottolineava il comunicato stampa: “tre 300 SL sono già state iscritte alla Mille Miglia, la rinomata corsa su strada che si svolge in Italia il 3 e 4 maggio 1952”.
La fotografia inserita nell’invito per la stampa mostra un’auto sportiva dal design dinamico, il cui frontale sfoggia le medesime forme originarie di quello della SL. Le sue porte ad ali di gabbiano culminano all’altezza della linea di cintura della carrozzeria. Successivamente, Mercedes-Benz deciderà di estendere le aperture verso il basso, facilitando così l’accesso a bordo. Un’assoluta novità è rappresentata dalla struttura che si cela sotto la carrozzeria in sottile lamiera di alluminio e magnesio, ovvero il telaio tubolare, sviluppato da Rudolf Uhlenhaut per l’auto da corsa, con un peso di 50 chilogrammi e costituito da tubi sottili sottoposti unicamente a trazione e compressione. Sotto il profilo tecnico, l’architettura del telaio rende necessario prevedere porte ad ali di gabbiano incernierate al tetto. Il motore M 194 è derivato dal motore di serie M 186 della vettura di rappresentanza presentata nel 1951, la Mercedes-Benz 300 (W 186). Per l’impiego su una vettura destinata al mondo delle competizioni, gli ingegneri decidono di aumentarne la potenza a circa 125 kW (170 CV). Il motore, inclinato a sinistra di 50 gradi, e la lubrificazione a carter secco ne consentono il montaggio in posizione ribassata. Anche altri componenti tecnici della 300 SL sono mutuati dalla Mercedes-Benz 300, la leggendaria berlina ‘Adenauer’, nonché dalla sportiva e lussuosa auto da turismo 300 S (W 188).
La 300 SL è l’auto dell’anno. Alla Mille Miglia del 1952, la Stella ottiene di primo acchito il secondo ed il quarto posto nella prima gara con la 300 SL. La vettura Sport-Prototipo conquista una tripletta nella gara riservata a questa categoria che si corre a Berna, ottiene una doppietta nella 24 Ore di Le Mans e fa addirittura poker nella gara Sport-Prototipi al Nürburgring. L’ultima gara disputata dalla 300 SL, la cui potenza è nel frattempo aumentata fino a 132 kW (180 CV), coincide con la partecipazione alla terza edizione della Carrera Panamericana in Messico nel 1952. Karl Kling/Hans Klenk ed Hermann Lang/Erwin Grupp ottengono una leggendaria doppietta.
Nel 1953, dall’auto da corsa di successo 300 SL nasce un modello successore, la W 194/11, che, però, non sarà mai impiegata nel Motorsport. A partire dal 1954, infatti, Mercedes-Benz inizia a gareggiare nel Campionato del Mondo di Formula 1 e decide di concentrarsi sullo sviluppo dell’auto da corsa W 196 R.
Dal 1954 una tradizione ininterrotta di vetture di serie
I successi ottenuti dalla 300 SL Sport-Prototipo nel 1952 fanno rapidamente aumentare le richieste di una versione di serie. La risposta della Stella non si fa attendere: nel febbraio 1954 presenta la coupé supersportiva 300 SL (W 198) e la 190 SL (W 121), un modello sportivo ed elegante al contempo. Ancora oggi, la Casa di Stoccarda continua ininterrottamente a scrivere nuovi capitoli nella storia di successo della SL.
Il 2021 è all’insegna della nuova SL: avvalendosi del suo vasto e completo know-how, Mercedes-AMG, il brand di auto sportive ad alte prestazioni, decide di sviluppare la serie R 232, che così debutterà nel 69° anniversario della prima SL.
Dopo la 300 SL Sport-Prototipo (W 194), con i suoi numerosi successi nelle competizioni, è la volta di tre vetture di serie dallo stile carismatico ad entusiasmare le persone in tutto il mondo: si tratta della 300 SL Coupé serie W 198 (dal 1954 al 1957), della cabriolet sportiva 190 SL serie W 121 (dal 1955 al 1963) e della 300 SL Roadster serie W 198 (dal 1957 al 1963). Insieme, queste auto sportive definiscono molte delle caratteristiche delle successive generazioni della SL. Nel marzo 1963 debutta la 230 SL serie W 113, che ne rappresenta il successore comune, con la carrozzeria di sicurezza progettata da Béla Barényi. A causa della forma insolita dell’hardtop, questa vettura sportiva viene ben presto soprannominata ‘Pagoda’. Dal 1971 in poi è la volta della R 107, la cui produzione proseguirà per 18 anni, ricchi di successi. La roadster funge anche da base di partenza per la coupé di lusso SLC serie C 107. La R 129, apparsa nel 1989, costituisce una portabandiera in termini di tecnologie all’avanguardia, mentre la sua erede del 2001, la R 230, segna il debutto del tetto rigido ripiegabile, coniugando così il piacere di viaggiare a bordo di una roadster e di una coupé. A partire dal 2012, la Mercedes-Benz SL serie R 231 si fa apprezzare, tra le altre cose, per la costruzione leggera applicata con grande coerenza. La nuova SL serie R 232 celebrerà il suo debutto nel 2021, traghettando il mito della SL nel futuro.
Mercedes-Benz 300 SL Coupé serie W 198 (dal 1954 al 1957)
Un debutto in grande stile: il 6 febbraio 1954, Mercedes-Benz presenta all’International Motor Sports Show di New York la propria vettura sportiva di serie, la 300 SL (W 198), accanto alla quale è esposto il prototipo della futura 190 SL Roadster (W 121), già molto somigliante alla versione di serie. Entrambe le vetture esprimono la tradizionale discendenza diretta dalle auto sportive di serie attraverso l’abbreviazione SL, che ne sottolinea il DNA derivato dal Motorsport. Maximilian E. Hoffman, l’importatore delle Mercedes-Benz per il mercato statunitense, svolge un ruolo fondamentale per il loro sviluppo.
La 300 SL in versione coupé delizia sia gli esperti sia il pubblico, grazie alle sue caratteristiche porte ad ali di gabbiano. Non sono però soltanto le sue forme a ricordare le auto da corsa, bensì anche una serie di particolarità tecniche, come il telaio tubolare, riprese direttamente dalla vettura da competizione, con il suo ricco palmares. È questo che rende la 300 SL più unica che rara nel panorama delle vetture sportive di serie dell’epoca. Le porte, incernierate necessariamente al tetto per ragioni costruttive, le sono valse i soprannomi ‘Gullwing’ (ali di gabbiano) e ‘Papillon’ (farfalla).
Il motore M 198 con iniezione diretta di benzina viene originariamente sviluppato per il prototipo da corsa del 1953. Montato a bordo dell’auto sportiva di serie, il motore a sei cilindri in linea eroga una potenza massima di 158 kW (215 CV), che consente alla vettura di raggiungere una velocità massima di 260 km/h, a seconda del rapporto di trasmissione al ponte: si tratta di un risultato impressionante per un’auto sportiva dell’epoca omologata per uso stradale, come testimoniano i successi ottenuti dalla 300 SL nelle gare in pista e nei rally, con numerose vittorie e titoli pilota.
La 300 SL è una supersportiva della sua epoca. Ciò si riflette anche nel prezzo di 29.000 marchi. Tanto per rendere l’idea: a quel tempo, una Mercedes-Benz 220 (W 180), il modello predecessore dell’attuale Classe S, costava circa 12.500 marchi tedeschi. La 300 SL diventa l’icona automobilistica degli anni ’50, con un fascino che resiste ininterrottamente fino ai giorni nostri: nel 1999 è stata eletta ‘Auto sportiva del secolo’ da una giuria internazionale di esperti. Tra il 1954 ed il 1957 vengono complessivamente prodotti 1.400 esemplari della 300 SL Coupé, 29 dei quali dotati di carrozzeria in alluminio, mentre un esemplare unico sfoggia a titolo sperimentale un ‘abito’ in GRP (plastica rinforzata con fibra di vetro), un materiale inedito per l’epoca.
Mercedes-Benz 190 SL serie W 121 (dal 1955 al 1963)
La Mercedes-Benz 190 SL è progettata come un’elegante auto sportiva con carrozzeria scoperta. La Casa di Stoccarda la presenta, insieme alla 300 SL, all’International Motor Sports Show di New York del 1954. “In virtù del suo eccellente comfort, è dedicata a una fascia di Clienti desiderosi di affrontare anche lunghi viaggi ad andature molto elevate a bordo di una vettura dall’aspetto particolarmente sportivo”, per usare le parole espresse nel 1957 dal Josef Müller, progettista Mercedes-Benz.
Il design della carrozzeria della 190 SL è strettamente legato a quello della ‘Gullwing’, ma in versione roadster a due posti. La vettura è disponibile con capote in stoffa e con hardtop amovibile: a scelta con o senza capote in stoffa. A richiesta, si può avere un terzo sedile sistemato nel vano posteriore in posizione trasversale rispetto alla direzione di marcia. La 190 SL porta la denominazione serie W 121, come la berlina ‘Ponton’ Mercedes-Benz 190 presentata successivamente nel 1956, in quanto la 190 SL è tecnicamente imparentata con le ‘Ponton’ serie W 120/W 121: il pianale accorciato, le sospensioni anteriori e lo schema con telaio ausiliario derivano proprio dalla berlina. A partire dalla Mercedes-Benz 190, presentata nel 1956, la Berlina e la 190 SL condividono l’assale oscillante monosnodo con punto di rotazione ribassato.
Mercedes-Benz sviluppa ex novo il motore a benzina da 1,9 litri dell’auto sportiva: sulla 190 SL, il quattro cilindri con albero a camme in testa eroga una potenza di 77 kW (105 CV), che consente alla versione con capote in stoffa di accelerare da 0 a 100 km/h in 14,5 secondi e di raggiungere una velocità massima pari a 170 km/h. Durante il suo periodo di produzione dal 1955 al 1963, la 190 SL fu ripetutamente migliorata nei dettagli. Durante questo periodo, lo stabilimento di Sindelfingen ne produce complessivamente 25.881 esemplari.
Mercedes-Benz 300 SL Roadster serie W 198 (dal 1957 al 1963)
Nel 1957 la 300 SL Roadster sostituisce la coupé ‘Gullwing’. Come il suo predecessore, anche questa vettura nasce su iniziativa di Maximilian E. Hoffman. Sotto il profilo tecnico, la roadster corrisponde in gran parte alla coupé: avendo modificato le parti laterali del telaio tubolare, l’altezza di accesso può essere ridotta a tal punto che è possibile realizzare porte normali.
Le sospensioni posteriori sono sostanzialmente migliorate rispetto alla coupé: l’asse oscillante monosnodo con punto di rotazione ribassato, introdotto nel 1954 sui modelli a sei cilindri ‘Ponton’ serie W 180, viene ora montato in forma adattata anche nella 300 SL Roadster ed è per la prima volta dotato di una molla di compensazione. A partire dal 1957, le cinture di sicurezza sono disponibili come equipaggiamento a richiesta. Dall’ottobre 1958, è disponibile a richiesta un tetto coupé rimovibile con lunotto molto esteso. L’auto sportiva sarà ulteriormente sviluppata in dettaglio nel corso del suo periodo di produzione. Dal marzo 1961 viene dotata, tra l’altro, di freni a disco Dunlop sulle ruote anteriori e posteriori, mentre dal marzo 1962 viene introdotto un blocco motore in lega leggera. L’8 febbraio 1963, la produzione della 300 SL Roadster a Sindelfingen termina contemporaneamente alla realizzazione della 190 SL. Sono stati prodotti complessivamente 1.858 esemplari di questa cabriolet sportiva. Entrambe le versioni della serie W 198, Roadster e Coupé ad ali di gabbiano, sono state fin dal principio vetture per autentici appassionati. Attualmente figurano tra le auto d’epoca più ricercate e meglio quotate.
Mercedes-Benz SL serie W 113 (dal 1963 al 1971)
Al Salone di Ginevra del 1963, la Stella presenta la nuova 230 SL (W 113). Concepita come una confortevole auto da turismo a due posti ad alte prestazioni, rimpiazza la 190 SL (W 121) e la 300 SL Roadster (W 198). Gli esterni sono caratterizzati da linee scolpite e dritte, nonché dal frontale della SL con la grande Stella Mercedes centrale. L’hardtop (a richiesta), con i cristalli alti ed il tetto sorretto da montanti sottili, ricorda, grazie alle linee bombate verso l’interno, la struttura dei templi asiatici: da qui il soprannome ‘Pagoda’ della W 113. È costruita sulla base del pianale delle berline Mercedes-Benz ‘Heckflosse’ (letteralmente ‘pinna caudale’) serie 111, le prime autovetture al mondo con carrozzeria di sicurezza. Anche questa generazione della SL trae vantaggio dalla relativa attività di ricerca.
Il telaio, mutuato dalla berlina Mercedes-Benz 220 SE, viene adattato alle esigenze di una vettura sportiva. Le sospensioni sono rigide e, al contempo, quasi insolitamente comode per un’auto sportiva dell’epoca. Il motore sei cilindri, derivato sempre dalla berlina, è stato tuttavia modificato per l’impiego sulla SL. Il motore dal carattere sportivo, con cilindrata aumentata a 2,3 litri, eroga una potenza di 110 kW (150 CV).
Nel 1967, la Mercedes-Benz 250 SL sostituisce la 230 SL. Le modifiche interessano principalmente motore ed impianto frenante. La cilindrata del motore aumentata eroga una coppia del 10% più elevata, regalando così alla 250 SL una guida sensibilmente più elastica. Oltre alle tre note versioni di carrozzeria (roadster con capote ripiegabile, coupé con tetto rimovibile e coupé con tetto rimovibile e capote roadster), la 250 SL è disponibile a richiesta anche in una quarta versione: coupé con divanetto posteriore. Dopo neanche un anno dalla sua presentazione, la 250 SL viene sostituita dalla Mercedes-Benz 280 SL con motore da 2,8 litri ed una potenza di 125 kW (170 CV). Dal 1963 al 1971 vengono prodotti 48.912 esemplari della ‘Pagoda’ serie W 113.
Mercedes-Benz SL serie R 107 (dal 1971 al 1989)
La SL serie R 107 fa il suo esordio nella primavera del 1971, dapprima in versione 350 SL. Per la prima volta nella storia della Mercedes-Benz SL, sotto il cofano debutta un motore a otto cilindri. Nel 1973, è la volta della SL 450, una serie che trasmette una sensazione di eleganza e solidità. Il comportamento in caso di incidente della cabriolet a due posti è decisamente all’avanguardia per quei tempi. Dal punto di vista tecnico si distingue, ad esempio, per un comportamento della carrozzeria e della scocca ben definito in caso di impatto nonché per una dotazione interna concepita in modo coerente secondo severi standard di sicurezza.
In ben 18 anni di produzione costellati di successi, la serie R 107 vede avvicendarsi sotto il suo cofano una lunga serie di motori a sei ed otto cilindri. Altrettanto numerose sono anche le denominazioni dei modelli. Con il lancio sul mercato della 280 SL nel luglio 1974, sono tre le motorizzazioni disponibili per questa vettura sportiva. Nulla di eccezionale al giorno d’oggi, ma all’epoca una gamma così ampia rappresentava un’assoluta novità nella storia della Mercedes-Benz SL. Fino al termine della produzione, avvenuta nell’agosto 1989, tutte le versioni di motori vengono rielaborate con valori di potenza leggermente modificati, allo scopo di soddisfare meglio i requisiti più severi introdotti, nel frattempo, nella maggior parte dei Paesi europei in materia di valori limite delle emissioni.
In virtù di un periodo di produzione lungo oltre 18 anni, la serie R 107 stabilisce un record interno all’Azienda, quasi impossibile da superare: fatta eccezione per i fuoristrada della Classe G, nell’intera storia della Casa automobilistica non esiste nessun’altra serie di vetture in grado di vantare un periodo di produzione così lungo. In questo arco di tempo, dallo stabilimento di Sindelfingen escono complessivamente, 237.287 vetture con carrozzeria scoperta: un numero che dimostra il grande favore incontrato da questa serie. Parallelamente alla SL Cabriolet, vengono realizzate le corrispondenti versioni coupé di classe superiore della SLC serie C 107: dal 1971 al 1981 ne vengono prodotti complessivamente 62.888 esemplari.
Mercedes-Benz SL serie R 129 (dal 1989 al 2001)
Al Salone di Ginevra del 1989, la Stella presenta la SL serie R 129. Le linee sobrie e decise della carrozzeria vagamente cuneiforme, i passaruota pronunciati, lo spoiler frontale diviso, il parabrezza molto inclinato, il posteriore sapientemente modellato ed i cerchi in lega leggera di serie regalano alla vettura nel suo insieme un aspetto di straordinaria armonia. E con questo modello il Marchio della Stella colpisce nel segno: ben presto la capacità produttiva è completamente esaurita e, in alcuni casi, i Clienti accettano tempi di consegna di diversi anni.
La vettura fissa nuovi standard in materia di sicurezza, come dimostrano gli eccezionali risultati ottenuti per quell’epoca nei severi crash-test di impatto frontale e posteriore effettuati da Mercedes-Benz. Parte integrante del concetto di sicurezza sono anche i roll-bar automatici, il cui sollevamento, in caso di pericolo di cappottamento, viene comandato in pochi millisecondi da un apposito sensore, nonché i sedili integrali, in grado di assorbire valori di gran lunga superiori alle potenziali forze che si generano in caso di incidente. Il telaio è adeguato ai requisiti di una roadster sportiva ed elegante al contempo e consente di guidare in modo preciso, veloce e confortevole. Nell’autunno 1992, viene lanciato il nuovo modello top di gamma, la 600 SL con motore a dodici cilindri (290 kW/394 CV).
Nell’estate del 1993, la Casa di Stoccarda provvede ad adattare le denominazioni modello delle cabriolet sportive alla nomenclatura che è valida ancora oggi. Da allora, la leggendaria sigla ‘SL’ è stata anteposta al numero di tre cifre che si riferisce alla cilindrata. Ad esempio, la 600 SL diventa SL 600.
Il restyling nell’autunno del 1995 presenta un design della carrozzeria leggermente modificato, una dotazione di serie più ricca e soluzioni tecnologiche più raffinate nei minimi dettagli. Un secondo restyling nel 1998, grazie a piccoli ritocchi stilistici, dona al look della vettura un carattere ancora più dinamico, oltre ad introdurre una gamma di propulsori modificata, che comprende nuovi V6 al posto dei precedenti motori in linea nonché un nuovo V8. Il modello di punta per eccellenza della serie è rappresentato dalla SL 73 AMG, svelata nel 1999 ed equipaggiata con un motore V12 da 7,3 litri da 386 kW (525 CV).
Nell’estate del 2001, la produzione della serie R 129 si conclude dopo ben dodici anni ed un totale di 204.940 esemplari. In termini di numero di unità prodotte complessivamente, questa generazione della SL non raggiunge i livelli della precedente serie R 107 ma, confrontata con la produzione annua media, la R 129 riscuote un successo nettamente maggiore, in virtù di circa 16.500 esemplari.
Mercedes-Benz SL serie R 230 (dal 2001 al 2012)
Nel 2001 debutta la generazione SL successiva, denominata internamente con la sigla R 230. La novità più evidente è rappresenta dal tetto rigido ripiegabile in acciaio: per la prima volta nella storia della Mercedes-Benz SL, si può avere una cabrio ed una coupé in un’unica vettura. La trasformazione richiede appena 16 secondi. Il design della serie R 230 coniuga tradizione ed innovazione grazie a distintive soluzioni di dettaglio. Le pronunciate prese d’aria nei parafanghi anteriori riprendono, ad esempio, quelle caratteristiche della leggendaria 300 SL degli anni ’50. Anche i profili sottili, simili ad ali, delle prese d’aria laterali evocano le alette della leggendaria W 198. I modelli di punta sono la SL 55 AMG (350 kW/476 CV, 2001), la SL 600 (368 kW/500 CV, 2003) e la SL 65 AMG (450 kW/612 CV, 2004).
Dalla ‘Pagoda’ in poi, le Mercedes-Benz SL sono considerate sinonimo di risultati esemplari sul fronte della sicurezza attiva e passiva nelle sportive decappottabili. Grazie ad un concept complessivo completamente inedito, la serie R 230 supera ampiamente tutti gli standard in vigore fino a quel momento in materia di sicurezza: l’elenco comprende sistemi elettronici di dinamica di marcia, come Active Body Control ABC, Brake Assist BAS, regolazione antislittamento ASR ed Electronic Stability Program ESP®, nonché la sicurezza strutturale della scocca in numerose e diverse tipologie di incidente. Per la protezione degli occupanti, sono previsti, tra l’altro, airbag a doppio stadio di attivazione per guidatore e passeggero, airbag per testa e torace nelle porte, sedili integrali, cinture di sicurezza con pretensionatori e limitatori della forza di ritenuta nonché il roll-bar controllato da sensori, attivabile anche con hardtop ripiegabile chiuso.
Nel 2006 viene realizzato un restyling che regala, tra l’altro, nuovi motori con tecnica a quattro valvole e consumi ridotti a fronte di prestazioni più elevate. Ad eccezione dei modelli AMG, il cambio automatico a sette rapporti 7G-TRONIC rientra nella dotazione di serie. Un ulteriore restyling nel 2008 comprende, tra le modifiche più evidenti, un nuovo frontale, concepito per adattare la SL all’attuale design delle vetture del Marchio. Nel 2008, nel range di potenza superiore, la SL 63 AMG con il nuovo motore aspirato AMG da 6,2 litri (386 kW/525 CV) e l’esclusiva SL 65 AMG Black Series (493 kW/670 CV) con tetto coupé fisso completano la gamma di modelli.
Dal 2001 al 2012, nello stabilimento Mercedes-Benz di Brema vengono prodotti complessivamente 169.433 esemplari della sportiva serie R 230. Il primato spetta alla SL 500 in virtù di ben 99.556 unità prodotte. Anche i tre modelli AMG, che insieme toccano quota 29.570 esemplari, costituiscono una parte importante del totale.
Mercedes-Benz SL serie R 231 (dal 2012 al 2020)
Nel gennaio 2012, in occasione del 60° anniversario della SL, viene svelata la serie R 231 al North American International Auto Show (NAIAS) di Detroit. Uno dei principali obiettivi della nuova progettazione di questa sportiva è ridurne il peso. La scocca in alluminio pesa 256 chilogrammi. A dispetto degli spazi interni maggiori, è 110 chilogrammi più leggera del modello precedente ed è caratterizzata da una rigidità torsionale superiore del 20%. Il cofano del bagagliaio è realizzato in materiale composito in acciaio e plastica, mentre gli elementi del tetto ripiegabile a comando elettroidraulico sono costituiti da un telaio in magnesio con pannellatura in plastica. Il tetto, verniciato di serie nel colore della vettura, è disponibile a richiesta con sezione centrale trasparente e tendina avvolgibile (di serie dal 2016) o come tetto in cristallo con colorazione e trasparenza regolabili (MAGIC SKY CONTROL).
La dotazione di sicurezza della R 231 comprende roll-bar precaricati a molla dietro i sedili del guidatore e del passeggero, airbag e sidebag per guidatore e passeggero, nonché airbag per la testa nelle porte, impianto lavacristalli adattivo MAGIC VISION CONTROL e cofano motore attivo per la protezione dei pedoni in caso di urto. Tra i sistemi di sicurezza di guida dinamica figurano, tra gli altri, ESP®, PRE-SAFE®, ADAPTIVE BRAKE ed ATTENTION ASSIST. A richiesta, sono disponibili numerosi altri dispositivi per la sicurezza attiva ed il comfort.
Alle versioni sportive SL 350 (motore V6 da 225 kW/306 CV) ed SL 500 (motore V8 da 320 kW/435 CV), inizialmente presentate, seguiranno a partire da marzo 2012 le varianti ad alte prestazioni SL 63 AMG (395 kW/537 CV) ed SL 65 AMG (motore V12 da 463 kW/630 CV). Per quanto riguarda le trasmissioni, vengono adottati esclusivamente cambi automatici a sette o nove rapporti (9G-TRONIC da aprile 2016). Nel corso del suo ciclo di produzione, le motorizzazioni, le denominazioni modello così come i particolari di equipaggiamento della sportiva e lussuosa R 231 saranno aggiornati. La nuova SL serie R 232 celebra il proprio debutto nel 2021.
Mercedes-Benz SL: gli highlight di una leggenda
Concepita per i circuiti: 12 marzo 1952. Mercedes-Benz presenta ai media la 300 SL (W 194), un’auto da corsa purosangue, scegliendo come palcoscenico un tratto autostradale nei pressi di Stoccarda. Con il lancio di questa vettura, a distanza di poche settimane la Stella debutta nel mondo del Motorsport internazionale.
Lettere magiche: la ‘S’ sta per ‘Super’ e la ‘L’ per ‘Leggera’: così recita il comunicato stampa dell’epoca.
Cinque gare, quattro vittorie: la Mille Miglia, la 24 Ore di Le Mans, le gare Sport-Prototipo a Berna e sul Nürburgring così come la Carrera Panamericana sono comprese nel calendario delle competizioni a cui prende parte la prima SL.
Esordio a New York: si rincorrono le voci riguardanti una versione di serie dell’auto da corsa di successo. La risposta della Stella non si fa attendere: nel 1954 presenta la 300 SL Coupé, ovvero il modello sportivo di serie, a cui si aggiunge la confortevole Roadster 190 SL. Nel 1957, la ‘Gullwing’ viene sostituita dalla 300 SL Roadster. Oggi vale la seguente regola: ogni collezione di auto degna di questo nome vanta uno o, addirittura, entrambi i modelli.
Edizione limitata: vengono realizzati solo 1.400 esemplari dell’ambita auto sportiva dotata delle caratteristiche porte ad ali di gabbiano. Attualmente, i prezzi delle vetture sono nettamente superiori al milione di euro.
‘Pagoda’: nel 1963, la 230 SL, che si fa apprezzare per sportività, comfort e sicurezza, prende il posto sia della 300 SL Roadster che della 190 SL. Da allora, questo modello non ha mai smesso di svolgere il ruolo di pioniere nella gloriosa storia della SL.
Maratoneta a quattro ruote: la prima serie della SL, spinta da motori a otto cilindri, è la R 107, introdotta nel 1971. Viene prodotta per 18 anni: un vero e proprio record.
Concentrato di tecnologie all’avanguardia: la SL successiva (R 129, 1989) rappresenta una pietra miliare sotto molteplici aspetti. È uno standard di riferimento per l’intero settore: il roll-bar automatico si solleva in appena 0,3 secondi, anche con l’hardtop chiuso. Leggendari sono i modelli top di gamma a dodici cilindri 600 SL/SL 600 (290 kW/394 CV) ed SL 73 AMG con motore V12 da 7,3 litri e potenza di 386 kW (525 CV).
16 secondi: questa è la rapidità con cui il tetto rigido ripiegabile della SL serie R 230 si apre per dare il benvenuto al sole o si chiude in caso di maltempo. Disponibile in versione coupé e roadster: un sogno per i Clienti.
Coupé ad alte prestazioni: sotto il cofano della SL 65 AMG Black Series pulsa un motore da 493 kW (670 CV). Le vetture ‘made in Affalterbach’ riscuotono grande successo: quasi un terzo di tutte le R 230 montano motori AMG.
Un’atleta con un abito realizzato su misura: con la serie SL R 231, a partire dal 2012 Mercedes-Benz realizza la prima carrozzeria interamente in alluminio prodotta in serie, riducendone il peso di circa 140 chilogrammi.