Nuova Suzuki Baleno: primo contatto

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Baleno fa il suo ingresso ufficiale nella gamma Suzuki in tre differenti allestimenti, con motorizzazione 1.2 Dualjet (anche con sistema ibrido Smart SHVS) dotata di cambio manuale oppure trasmissione automatica CVT e un prezzo di lancio di 10.900 euro.

 

Il design della hatchback di nuova generazione si sviluppa attorno al tema Liquid Flow, che ripropone la forza e l’eleganza di un liquido in movimento in un corpo vettura compatto. Per quanto riguarda l’abitacolo, la sfida intrapresa con il nuovo progetto è stata quella di realizzare un design elegante che fornisse al contempo un’elevata abitabilità. Questo risultato è stato ottenuto grazie a un certosino perfezionamento degli interni che, oltre a garantire il massimo del comfort a bordo, offre un abitacolo ai vertici della categoria in termini di spaziosità.

 

La cosiddetta “distanza in tandem”, caratteristica di basilare importanza nella valutazione degli spazi interni a disposizione dei passeggeri, è stata sviluppata aumentando l’interasse e ottimizzando il layout dei sedili, così da non intaccare lo spazio nel portabagagli. In termini numerici, questo lavoro di ottimizzazione ha conferito all’auto uno spazio tra i sedili anteriori e quelli posteriori di 805 millimetri assieme a un vano di carico di ben 355 litri di capacità.

 

La dotazione di bordo è completa e funzionale. Nell’ampio display LCD a colori “MYDRIVE” da 4,2 pollici del quadro strumenti sono riportate le informazioni del veicolo, derivanti dallo stile di guida del pilota, tra cui i valori istantanei di coppia e potenza, il flusso di energia (per i veicoli dotati di sistema ibrido Smart SHVS), i dati statistici su accelerazione e frenata, velocità media e il risparmio di carburante ottenuto grazie al sistema Start&Stop. Un ulteriore elemento di valore è fornito dall’impiego dei più evoluti sistemi di sicurezza, tra i quali il Radar Brake Support (RBS) e l’Adaptive Cruise Control (ACC). L’unico neo è rappresentato dai sedili un tantino troppo rigidi, considerata la tipologia di vettura. Un’inezia che non influisce sul giudizio più che positivo degli interni.

 

Durante il nostro primo contatto, sulle strade del lago di Garda, abbiamo potuto “assaporare” le doti della Baleno sia nella versione convenzionale (con motore 1.2 Dualjet) che nella variante con sistema ibrido. Su quest’ultima, con l’aggiunta di soli 6,2 kg al peso complessivo dell’auto, il sistema ibrido Smart contribuisce a raggiungere gli obiettivi di efficienza perseguiti da Suzuki, con emissioni pari a 94g/km di CO₂ e un consumo di carburante di soli 4 litri per 100 km nel ciclo combinato. In entrambi i casi, l’auto si è fatta apprezzare per una buona tenuta abbinata a un’elevata reattività e un impianto frenante dotato del giusto mordente.

 

 

Dulcis in fundo, è doveroso sottolineare che la struttura della Baleno (stando ai valori ufficiali rilasciati) vanta una rigidità superiore di circa il 10% rispetto ai veicoli convenzionali della stessa categoria; inoltre, grazie alla nuova conformazione a andamento sagomato, l’auto ha un peso complessivo inferiore al 15% rispetto alle piattaforme che sostituisce. Questo traguardo è stato raggiunto mediante l’impiego di acciai ad alta resistenza e un’attenta riprogettazione della vettura nel suo complesso, senza soffermarsi solo sul singolo componente. In questo senso, il contenimento del peso ha richiesto una profonda rivisitazione di ogni elemento, dalla carrozzeria alle parti meccaniche, incluse le porte, i sedili, le parti interne, le sospensioni, il motore e l’impianto frenante.

 

 

 

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