Opel Combo, l’evoluzione del commerciale polivalente

0
844

All’inizio degli Anni ’80, cessata la produzione degli autocarri Blitz, Opel decise di rientrare nel mercato dei derivati commerciali e sulla base della Opel Kadett-D Station Wagon realizzò una versione Van pensata per i servizi di assistenza tecnica e per la consegna delle merci in ambito urbano.

Un ulteriore passo avanti in questa direzione fu compiuto quando, con l’introduzione della quinta generazione di Opel Kadett, alla furgonetta fu affiancata la versione Combo, riconoscibile per il caratteristico il tetto rialzato di circa 25 cm in corrispondenza del vano di carico e per il portellone posteriore a doppio battente. Introdotta in Italia nel novembre 1985, questa prima edizione di Opel Combo aveva un vano di carico di 2,3 m3, una portata di 600 kg, un motore Diesel di 1,6 litri da 54 CV (40 kW) ed una parete divisoria dietro i sedili che dimostrava come la sicurezza fosse già una priorità per questa prima edizione di Combo. La divisione tra i sedili e il vano di carico poteva anche essere costituita in opzione da una rete o una porticina in modo da aumentare la lunghezza del piano di carico fino al parabrezza.

Opel Combo: un modello a sé stante

Con la seconda generazione esposta in anteprima al Salone di Francoforte del settembre 1993 e commercializzata il mese seguente in Italia, Opel Combo cessò di essere una semplice versione di Kadett e divenne un modello a sé stante. Disponibile con due motori a benzina di 1,4 e di 1,6 litri e con un 1.700 Diesel, l’Opel Combo-B era realizzato sul pianale della seconda generazione di Opel Corsa (presentata pochi mesi prima) e sviluppava il tema del tetto rialzato in corrispondenza del vano di carico con un originale “roof box” di colore nero posto sopra la cabina di guida. Oltre a migliorare il coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx), questa soluzione consentiva da un lato di attenuare la separazione tra la parte anteriore di derivazione automobilistica e quella posteriore destinata al carico delle merci e dall’altro di trasportare oggetti lunghi o di stivare al suo interno ulteriori merci, materiali ed attrezzi particolati. Con una capacità di carico complessiva è di 3.130 litri Opel Combo-B era uno dei veicoli più spaziosi della sua categoria. Più di 270.000 esemplari venduti in otto anni sono il metro di misura del successo commerciale della seconda generazione di Opel Combo.

Anche per le famiglie

A fine Estate 2001 arrivò la terza generazione di Opel Combo, realizzata sulla base della terza generazione di Opel Corsa ed ottenibile con tre economici motori di potenza compresa tra 65 CV (48 kW) ad 87 CV (64 kW). Oltre che nella classica versione Cargo a 2 posti per trasporto merci, era disponibile anche in quella versione Tour, un pratico multispazio 5 posti concepito per le famiglie ed il tempo libero, dotato di pratiche reti di stivaggio, tasche nelle porte e funzioni come i portabicchieri integrati. Partendo proprio dalla versione Tour, nel 2002, Opel sviluppò addirittura un prototipo sportivo per gli amanti delle competizioni equipaggiato con il motore della sportivissima Corsa GSi: l’Opel Combo Eau Rouge il cui nome si riferiva alla famosa serie di curve del circuito belga di Spa-Francorchamps.

Doppia possibilità di scelta

Dal 2012 con la commercializzazione della quarta generazione di Opel Combo i clienti poterono scegliere per la prima volta veicoli di due lunghezze diverse. Il nuovo Opel Combo-D era infatti disponibile in versione 5 posti a passo corto o lungo, con tetto normale e tetto alto, porte scorrevoli di serie e portellone oppure due porte posteriori a battente. Caratterizzato da un corpo vettura molto più grande di quello delle tre precedenti versioni, era in grado di offrire più spazio per merci o passeggeri (a seconda della versione). La quarta generazione era disponibile con un 1.400 a benzina da 95 CV, un 1.400 turbo da 120 CV e con alimentazione bi-fuel metano-benzina, un 1.300 da 90 CV, un 1.600 da 90 CV e da 105 CV, il 2.000 CDTI da 135 CV.

International Van of the Year 2019

Nell’estate del 2018 è stata introdotta l’attuale quinta generazione di Opel Combo. Disponibile nelle versioni a passo normale o a passo lungo, le lunghezze erano rispettivamente 4,4 e 4,7 metri. La versione Cargo caratterizzata da una capacità di carico di 4,4 m3 si è aggiudicato il premio International Van of the Year 2019, mentre il gemello Opel Combo Life (disponibile nelle versioni a 5 e 7 posti) è stato votato Best Buy Car of Europe 2019 dalla giuria internazionale di Auto Best.

Grazie al nuovo approccio seguito durante lo sviluppo, la nuova generazione di Opel Combo offre oggi un numero di tecnologie innovative e sistemi di assistenza alla guida senza eguali nel segmento, sia nella versione per il trasporto di passeggeri sia nel veicolo commerciale. A differenza di quanto avviene di solito, Opel Combo è stato sviluppato dall’inizio in base agli standard seguiti per le autovetture e non come un veicolo commerciale al quale sono state aggiunte altre funzioni solo in un secondo tempo per rivolgersi anche alle famiglie. Per questo motivo la quinta generazione di Opel Combo viene offerta con il livello di tecnologie e di comfort di gran lunga più elevato nel segmento.

Numerosi sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza, che vanno dal Cruise Control Adattivo all’allerta incidente con frenata automatica di emergenza e rilevamento pedoni, dal sistema per la prevenzione dei colpi di sonno all’allerta angolo cieco o all’Head Up Display aumentano la sicurezza di tutta la famiglia su Opel Combo Life e di tutti i lavoratori su Opel Combo Cargo. Il sistema adattivo di controllo della trazione IntelliGrip con 5 modalità permette a Opel Combo Cargo di migliorare la trazione al di fuori delle strade asfaltate e, per esempio, di accedere facilmente ai cantieri caratterizzati da fondi stradali fangosi, sabbiosi o perfino innevati.