La PEUGEOT 407, nata nella primavera del 2004, fu la prima berlina della Casa transalpina ad essere interamente progettata dal Centro Stile interno, dopo anni di proficua collaborazione con Pininfarina, il designer italiano che ha realizzato alcune delle più belle PEUGEOT della storia.
Il risultato del centro stile interno fu veramente notevole; una berlina dotata di una forte connotazione sportiva ma al tempo stesso sobria ed elegante, con una marcata personalità che la faceva riconoscere a colpo d’occhio. Declinata prima in versione berlina poi SW ed infine coupé, la 407 non annoverava nella propria gamma di versioni la soluzione convertibile, come spesso successo nel passato della Casa. Le versioni cabriolet delle berline del Leone, infatti, sono sempre state molto apprezzate dal pubblico, anche italiano. Nel caso di PEUGEOT 407, la Casa decise però di puntare unicamente sulla versione coupé per darle un tono di sportività ed esclusività.
L’idea di una 407 convertibile non rimase tale e ci pensò uno dei carrozzieri più attivi ed esperti in questo tipo di trasformazioni a esplorare questa strada con la nuova berlina media del leone. Fu la carrozzeria Heuliex (nata nel 1920) a tentare la strada e realizzò un prototipo davvero interessante e ricco di spunti tecnici poi ripresi in seguito da altre auto convertibili.
Come detto, nei programmi di PEUGEOT non era prevista la produzione di una versione cabriolet ed è qui che Heuliez cerca di inserirsi con il suo personale progetto di cabriolet. Nessun accordo preventivo con PEUGEOT, ma nemmeno nessun impedimento alla creazione di un prototipo da prendere in esame.
Nel reparto progettazione di Heuliez, si passa velocemente dal progetto disegnato alla maquette che, come d’abitudine, viene realizzata in scala 1:1 partendo da un blocco di polistirene. Completata la maquette si passa a modificare una vera scocca priva di meccanica sulla quale viene però montato e provato tutto il cinematismo del tetto apribile. Ed è qui che il “savoir faire” di Heuliez gioca tutto il suo peso, forte di un numero impressionante di brevetti legati proprio ai sistemi di apertura e chiusura dei tetti rigidi per vetture convertibili. Heuliez riesce a portare a termine un piccolo capolavoro.
La 407 berlina trasformata da Heuliez presentava un tetto rigido composto da tre elementi che, piegandosi l’uno sull’altro, si muovevano come nel famoso ballo caraibico della Macarena, da qui il nome del prototipo. Inoltre, i pannelli vetrati si potevano aprire come un classico tetto apribile in vetro. Un vero capolavoro, ma molto complesso.
Il parabrezza venne allungato con il duplice effetto di ridurre le dimensioni del padiglione e diminuire le turbolenze, offrendo così un maggior confort ai passeggeri. La linea di cintura dell’auto venne alzata rispetto alla 407 di origine, riducendo così le dimensioni dei finestrini laterali ma, al tempo stesso, permettendo di aumentare le dimensioni del vano bagagli all’interno del quale veniva alloggiato il tetto ripiegato. La presentazione ufficiale della PEUGEOT 407 Macarena avvenne in occasione del Salone di Ginevra del 2006 ed il prototipo sfoggiava una splendida livrea bronzo metallizzato abbinata ad interni in cuoio beige.
Purtroppo, questa declinazione cabriolet della 407 non ricevette l’approvazione di PEUGEOT a causa, probabilmente, di complessità produttive e del costo finale dell’auto e rimase quindi allo stadio di prototipo. La magnifica PEUGEOT 407 Macarena rimase quindi un esemplare unico che vene poi venduto all’asta nel 2012 per circa 25.000 euro.