#Project1Hour: il Gruppo Volkswagen e i suoi 660.000 Collaboratori lanciano la più ampia campagna sul clima nella storia dell’Azienda

0
825

Da Chattanooga a Pechino, da Audi a Volkswagen Veicoli Commerciali: con la Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile alle porte, i dodici Brand del Gruppo Volkswagen e i loro 660.000 Collaboratori si preparano a dare un forte segnale. Con #Project1Hour, tutti interromperanno l’attività lavorativa per un’ora, per conoscere meglio il tema della protezione del clima e sviluppare idee concrete.

 

Il Gruppo Volkswagen ha assunto un impegno chiaro rispetto agli Accordi di Parigi sul clima. L’Azienda punta a diventare carbon neutral entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, il Gruppo si sta concentrando sull’elettrificazione dei prodotti e sulla riduzione della CO2, dalla catena di approvvigionamento al riciclo.

 

Ma la protezione del clima dipende anche dai contributi individuali. Ecco perché i Collaboratori del Gruppo Volkswagen in tutto il mondo interromperanno la propria attività lavorativa per un’ora, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, per avere maggiori informazioni sul clima, individuare la propria impronta di carbonio e definire iniziative personali a protezione del clima.

 

Che si tratti di risparmiare energia sul posto di lavoro o a casa, di scegliere l’opzione di viaggio più rispettosa dell’ambiente durante le trasferte o di ridurre il proprio consumo di carne, tutti possono contribuire alla lotta al cambiamento climatico. I suggerimenti concreti per la protezione dell’ambiente sul posto di lavoro saranno raccolti da Volkswagen Group Strategy e successivamente implementati laddove possibile.

 

Herbert Diess, CEO del Gruppo Volkswagen, spiega l’idea alla base di #Project1Hour: “Il Gruppo ha assunto un impegno chiaro per la protezione del clima, con la sua strategia e l’orientamento della gamma di prodotti. Come Azienda, stiamo facendo buoni progressi per arrivare a offrire una mobilità completamente carbon neutral al più tardi entro il 2050. Nei processi interni, nelle nostre numerose unità organizzative e nel comportamento individuale vediamo ancora molto potenziale per concretizzare la strategia aziendale e accelerare la riduzione di CO2. Con #Project1Hour, 660.000 Collaboratori si prendendo il tempo per pensare a come possono contribuire alla protezione del clima nel proprio contesto. Non vedo l’ora di ricevere suggerimenti e proposte da tutto il mondo per accelerare ancora di più le nostre attività a favore del clima”.

 

Anche Bernd Osterloh, Presidente del Consiglio di Fabbrica del Gruppo, si prenderà un’ora domani, 22 aprile, per calcolare la propria impronta di carbonio personale e sostenere #Project1Hour: “Abbiamo solo questa Terra. E sta a noi proteggerla – per noi stessi e per le generazioni future. Ecco perché il 22 aprile siamo tutti chiamati a impegnarci ancora più intensamente su questo tema. Riusciremo a garantire la sostenibilità e la protezione del clima soltanto in modo solidale. Proprio come è scritto nei Principi del Gruppo: ‘insieme imbattibili’. Per noi che lavoriamo nell’industria automobilistica, l’impegno per l’ambiente e il clima non è importante solo in questa occasione. È una questione che riguarda la nostra sostenibilità futura. #Project1Hour è quindi un’opportunità per mostrare la forza dei nostri valori: con la diversità, la coesione, il coraggio e la determinazione, facciamo la differenza”.

 

PAGINA 2 DI 4

 

Georg Kell, portavoce del Consiglio di Sostenibilità indipendente del Gruppo, aggiunge: “660.000 partecipanti nel mondo rendono questa forse la più ampia iniziativa dei Collaboratori a favore del clima nella storia dell’industria. Ma non si tratta di voler essere migliori, più grandi, più importanti degli altri. Si tratta di considerarsi parte di una condivisione globale di responsabilità, di una comunità in cui ogni azienda e ogni individuo contribuiscono a contenere gli effetti del cambiamento climatico”.

 

A #Project1Hour si affiancano varie iniziative nei siti produttivi. Per citare alcuni esempi: nello stabilimento Volkswagen di Wolfsburg, un imponente striscione sulla centrale elettrica e un corteo di auto a zero emissioni attireranno l’attenzione sul progetto. Volkswagen Sudafrica ricreerà il logo del brand Volkswagen, di 45 metri di diametro, con esemplari di portulacaria afra, in grado di catturare in modo particolarmente efficace la CO2. Il team Audi di Bruxelles creerà una nuova area verde sul terreno aziendale e i colleghi di Ingolstadt e Neckarsulm si impegneranno nel plogging – raccogliere rifiuti mentre si fa jogging. A Martorell (Spagna) SEAT fermerà le linee produttive per il #Project1Hour. Alla MAN Bus di Starachowice (Polonia), i dipendenti potranno consegnare vecchi dispositivi elettrici all’ingresso della fabbrica e ricevere in cambio un albero da piantare. Alla Ducati, i Collaboratori si confronteranno con Riccardo Valentini, esperto di clima e premio Nobel per la pace, in una assemblea virtuale.

 

In alcuni stabilimenti, #Project1Hour non si terrà il 22 aprile, a causa dell’orario di lavoro ridotto, ma sarà posticipato.

 

In preparazione alla giornata, i Collaboratori dei Brand e delle varie regioni nel mondo hanno realizzato brevi filmati che saranno pubblicati sui canali social del Gruppo domani, 22 aprile, a testimonianza dell’impegno comune per la protezione del clima. Molti condivideranno le proprie idee e il loro obiettivi climatici personali con l’hashtag #Project1Hour.

 

Il #Project1Hour del Gruppo Volkswagen coincide con la Giornata Mondiale della Terra. Istituito negli Stati Uniti nel 1970, l’Earth Day si celebra ogni anno lo stesso giorno, ed è diventato un movimento globale a favore dell’ambiente. Già alla prima Giornata parteciparono 20 milioni di persone, e da allora si è arrivati a oltre 200 milioni. La celebrazione si concretizza in numerose iniziative a favore della tutela ambientale e climatica, e nell’impegno a definire congiuntamente soluzioni sostenibili per l’ambiente e il clima. Quest’anno, il motto della Giornata Mondiale della Terra è “Ripariamo e riabilitiamo la nostra Terra”.