Quattro Prove Speciali, 93 chilometri sotto la pressione di una strana e potente forma di controllo. Mentre alle spalle del duo “sopravvissuto” in testa al 87° Monte-Carlo si assiste alla ricerca di un punto d’onore, e le vittorie parziali vanno sistematicamente a Ott Tanak, l’Equipaggio della C3 WRC numero 1 si concentra in una operazione delicata e di precisione: tenere sotto controllo il vantaggio su Neuville e Gilsoul.
L’impressione è che Ogier e la C3 WRC+ ne abbiamo sostanzialmente di più, e che riescano a tenere sotto controllo Avversario e Corsa con una certa, potente disinvoltura. Che poi è un’arma psicologica anche quella, forse fondamentale in una fase così delicata del Rally. Ogier fa decisamente meglio di Neuville nella prima Agnieres en Devoluy-Corps, la più lunga dell’intero Rally, e si stacca dall’Avversario di altri 4 secondi scarsi portando il suo vantaggio a quasi sei secondi. Sembra un’inezia, in queste condizioni basta un errore da nulla per mandare tutto a… “Monte”, eppure l’impressione netta è che il Binomio Pilota-Macchina possa permettersi questo e altro. Nella successiva Saint Leger Les Melezes-La Batie Neuve, Speciale corta e nervosa per lo standard di questo Monte-Carlo, poco meno di 17 chilometri, Ogier concede all’Avversario appena 3 decimi di secondo, e sul secondo passaggio Sulla Montagna del Devoluy Ogier regala a Neuville poco meno di due secondi, mantenendo comunque un vantaggio di poco più di 4 secondi.
Si direbbe un caso, eppure la strategia è coordinata dal Team che tiene perfettamente sotto controllo la Corsa del proprio Asso, fornendogli gli input corretti per amministrare il vantaggio. Finale da manuale. Ogier meglio di Neuville anche nell’ultima Speciale, e il vantaggio sale a 4 secondi e 3. Più del doppio rispetto al parziale di Venerdì. Controllo totale. Neve poca, perlopiù ai lati delle strade sostanzialmente asciutte con qualche “macchia” di ghiaccio. Il Rally di Monte-Carlo 2019 si spacca in due. Anzi, in tre. A due minuti dal duo di testa è battaglia spettacolare tra Loeb, Latvala e Tanak, nell’ordine, ma non molto distanti ecco apparire le prime WRC 2, ormai abbondantemente nella top ten. Greensmith è il capofila della WRC 2 Pro, e Yoann Bonato, all’8° posto assoluto con la C3 R5, comanda la classifica della WRC 2.
Un risultato che parla da solo. Non è il Monte-Carlo di Esapekka Lappi con la C3 WRC+ numero 4. Il finlandese è costretto a un nuovo ritiro, questa volta per un problema meccanico. Spettacolare attesa per l’ultimo giorno del “Monte”. 4 Speciali per un totale di 63 chilometri, compresa la Cabanette-Col de Braus in regime di Power Stage. Non riusciremo a metterci a tavola, per il pranzo domenicale, senza aver visto come va a finire!