La tecnologia LED ha rivoluzionato il design dei gruppi ottici delle auto, offrendo a designer ed ingegneri una maggiore libertà tecnica per creare forme dei fari e firme luminose esclusive che comunicano l’identità di marca.
Svelata al Salone dell’Auto di Parigi 2024, Renault 4 E-Tech Electric sarà il primo modello della gamma Renault a poter contare su una calandra retroilluminata con logo luminoso. Stefano Bolis, Chief Designer Design Strategy and Advanced Techs della Marca Renault, ci racconta la genesi di quest’innovazione.
Ci sono auto che hanno uno sguardo, un volto, un’espressione. Tramite i gruppi ottici e la calandra manifestano una personalità talmente forte da distinguersi immediatamente dalla massa e risaltare nel flusso del traffico. La Renault 4 degli anni Sessanta ne è un fulgido esempio, con i suoi fari rotondi e la calandra rettangolare dagli angoli smussati. Renault 4 E-Tech Electric rivisita questo design iconico illuminandosi grazie alla tecnologia LED, una novità assoluta per la gamma Renault. Stefano Bolis, Chief Designer Design Strategy and Advanced Techs della Marca Renault, ha condotto questo progetto appassionante.
«Renault 4 E-Tech Electric sarà il primo modello ad inaugurare logo e calandra luminosa. La R4 originale presentava una cromatura intorno ai fari e a tutta la calandra; ora, questa cromatura è diventata luminosa.»
Stefano Bolis, Chief Designer Design Strategy and Advanced Techs di Renault
Un’opportunità normativa da cogliere
Da Giugno 2023, l’evoluzione della legislazione europea sull’illuminazione dei veicoli autorizza l’inserimento di nuovi elementi luminosi come logo e calandra, ma i vincoli normativi sono drastici. È, infatti, obbligatorio che le dimensioni massime del logo luminoso non superino i 100 cm², che abbia una forma simmetrica, che la luce sia bianca, fissa, di intensità controllata ed uniforme su tutto il componente e che non presenti sporgenze rispetto alla carrozzeria.
«Renault 4 E-Tech Electric era la candidata ideale per trarre vantaggio da questa nuova opportunità, con l’idea di rivisitare il frontale iconico della R4 originale sfruttando la luce. La losanga frontale e la calandra assolutamente riconoscibile, entrambe simmetriche, potevano quindi illuminarsi», ci spiega Stefano.
L’iconica calandra di Renault 4
Renault 4 E-Tech Electric e Renault 5 E-Tech Electric si distinguono dal resto della gamma per il DNA iconico rivisitato. Per quanto riguarda il design, «hanno una loro ragion d’essere e libertà di linguaggio in termini di design ed innovazione stilistica», precisa Stefano. «Ad esempio, Renault 5 E-Tech Electric ha uno sguardo vivace e unico. Sembra viva e ricorda la pubblicità del lancio della Renault 5 originale con la famosa complicità nello sguardo». Per creare ancora una volta qualcosa di unico con Renault 4 E-Tech Electric, bisognava pensare a qualcosa di diverso. «Per Renault 4, abbiamo deciso che illuminare il logo e incorniciare il frontale tipico di questo modello doveva essere al centro del nostro lavoro», aggiunge Stefano.
Unica nel suo genere, la calandra rettangolare dagli angoli smussati della Renault 4 originale era completamente incorniciata da una profilatura cromata. «La luce è, in un certo senso, la cromatura odierna, era logico illuminare questo particolare distintivo. Inoltre, riprendere il frontale verticalizzato del veicolo originale ha permesso di valorizzare l’inedito logo illuminato», ci spiega Stefano.
Un approccio al design al tempo stesso contemporaneo e tecnico
Stefano lo ammette: «come si può notare, non abbiamo rispettato in tutto e per tutto la forma originale della griglia della calandra, ci siamo presi qualche libertà per renderla super moderna e conferirle una personalità più spiccata». L’obiettivo principale era rendere la calandra di Renault 4 E-Tech Electric futuristica, «invece di adottare un approccio nostalgico e retrò», continua Stefano. «Il risultato è un’auto con un design che vive di vita propria, rivolgendosi alle generazioni che hanno conosciuto la 4L dei tempi passati e spesso l’hanno amata, ma anche alle generazioni che non la ricordano», dice con grande soddisfazione.
I dettagli secondari, che si possono osservare avvicinandosi, come i motivi scolpiti nella parte interna nera della calandra, contrastano volutamente con il design puro degli elementi luminosi. Il logo appare pertanto flottante, come se lievitasse.
I fari rotondi, tipici delle auto degli anni Sessanta e Settanta, sono stati pensati e reinterpretati sia a livello di look che di funzione; grazie alla tecnologia LED, fungono da luci diurne (DRL) incorniciando esteticamente il corpo illuminante principale compatto e contemporaneo, come una parentesi.
«A differenza della Renault 4 originale, i cui indicatori di direzione non erano inseriti nella calandra, qui sono stati integrati nelle luci diurne», afferma Stefano.
Anche i fari posteriori richiamano quelli dell’antenata, con la tipica forma da pillola suddivisa in tre segmenti. «Abbiamo reinterpretato lo spirito di quest’auto con grande attualità e semplificato il design eliminando la lente esterna», precisa Stefano.
Sfide tecniche affrontate con successo
Stefano riassume la difficoltà di progettare quest’inedita calandra luminosa in una frase: «La Renault 4 originale era semplice, robusta e di facile manutenzione. Dovevamo rispettare questa filosofia!»
Per quanto riguarda la progettazione, le difficoltà della calandra luminosa sono consistite nel conciliare l’ottimizzazione del peso e dei costi con i requisiti tecnici di resistenza e durata nel tempo. Anche la produzione di serie di un componente tecnico di queste dimensioni è stata una sfida industriale: non tutti i fornitori erano in grado di farlo, perché è necessario prendere in considerazione diversi requisiti, come l’applicazione del rivestimento contro i raggi UV ed il rivestimento della protezione anticondensa.
Con i suoi 1,45 metri di lunghezza, la lastra di vetro della calandra di Renault 4 è una prodezza tecnica. «Offrire su un veicolo di serie un elemento illuminato monoblocco di queste dimensioni è una novità assoluta a livello mondiale per il settore automobilistico», aggiunge Stefano con il sorriso sulle labbra. Anche il trasporto allo stabilimento di assemblaggio e l’alimentazione delle catene di montaggio sono stati una sfida logistica.
Per ottimizzare la riparabilità, la calandra e i due fari sono elementi distinti che possono essere riparati separatamente.
Per proteggerla ed assorbire i piccoli urti che potrebbero verificarsi quando l’auto è parcheggiata o guidata in situazioni di traffico difficili, la forma a fagiolo delle estensioni dei paraurti di R4 è stata rivisitata in chiave moderna.
La calandra luminosa è quindi bella, efficiente e ottimizzata in termini di riparabilità. «Vorrei ringraziare tutti i team responsabili dell’illuminazione e dell’ingegneria, poiché ci hanno consentito di tener fede all’intenzione iniziale fino all’industrializzazione del progetto», conclude Stefano.