Renault vuole abbassare i costi delle (future) auto elettriche e ibride

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Gérard Detourbet, il “padre” della Renault Kwid –modello dai costi contenuti, prodotto per il mercato indiano- e uomo di punta del Gruppo, è stato affidato il compito di realizzare il nuovo (ambizioso) sogno di Carlos Ghosn (CEO di Renault e Nissan): realizzare una vettura elettrica, a basso costo, in Cina.

 

Il progetto pilota, dedicato allo sviluppo dell’auto, dovrebbe partire dall’India. Con solo 20 veicoli per 1.000 abitanti, contro 105 in Cina, 300 in Russia e 600 in Europa, il mercato automobilistico indiano è in pieno sviluppo e ha registrato un incremento del 3,1% nel 2014, con 2.537.892 veicoli venduti. I volumi dovrebbero raggiungere i 5 milioni di unità, collocando il Paese in terza posizione tra i principali mercati mondiali entro il 2018-2020.

Con una quota di mercato attuale del 2% in India, Renault punta ad ottenere a medio termine una penetrazione del 5%. La giovane classe media emergente aspira più che mai alla mobilità, per sfuggire agli inconvenienti dei trasporti pubblici inefficaci, accedere ad una certa libertà, manifestare il proprio successo sociale e far viaggiare la famiglia in condizioni di sicurezza.

In un mercato essenzialmente concentrato sui segmenti A2 e A3 (il segmento A supera il 30% delle vendite a privati nel 2015), alcuni clienti, sempre più numerosi, aspirano a veicoli più grandi e alto di gamma. In un contesto di rapida urbanizzazione, i clienti in India sono alla ricerca di maggiore connettività e tecnologia, senza rinunciare alle condizioni di un utilizzo familiare.

 

La soluzione, potrebbe essere rappresentata dalla produzione di una Renault Kwid elettrica. La conferma di tale tesi, stando alle ultime indiscrezioni, arriverebbe dai ripetuti andirivieni di Detourbet da Wuhan in Cina (sede della Dongfeng, partner di Renault Nissan) a Chennai in India (dove è presente il centro R&D di Renault-Nissan). Un ruolo chiave nel progetto, per contenere i costi di produzione della vettura, è rappresentato dal fornitore delle batterie. Il presunto “fortunato” dovrebbe essere LG, ma non è ancora detto. Questo perché la Casa potrebbe trovare altri fornitori, in grado di garantire gli stessi componenti a prezzi più convenienti e far diminuire così il costo finale dell’auto. Aspettando notizie maggiormente concrete in merito, vi possiamo anticipare che le novità sulle quali punta Renault non finiscono qui.

 

In parallelo al progetto appena citato, infatti, il Gruppo punta a realizzare una vettura ibrida plug-in dedicata alla città, basata sulla Renault Clio. Per far ciò, gli uomini della Losanga sono pronti a “travasare” nella loro best seller la tecnologia introdotta sul Concept Eolab, presentato al Salone di Parigi 2014. Doveroso ricordare che la Eolab presenta un design creato dall’aerodinamica: ogni particolare è studiato per migliorare l’efficienza di marcia. Il suo segreto è però il powertrain ibrido che utilizza un tre cilindri benzina da un litro capace di 75 cavalli ed un motore elettrico a magneti permanenti integrato nella trasmissione. Quest’ultimo riesce ad erogare fino a 68 cavalli ed una coppia motrice di ben 200 Nm.

 

La trasmissione è invece a tre rapporti, i primi due dedicati principalmente alla propulsione elettrica ed il terzo, ma anche il secondo all’occorenza, al motore termico con funzionamento ibrido, con il guidatore che può sfruttare due diverse modalità di funzionamento che permettono un’autonomia di ben 66 chilometri a zero emissioni. Insomma, il brand francese per il futuro prevede soluzioni sempre più “green”. Se queste sono le premesse, sicuramente (nel giro di non molto) vedremo proposte interessanti ed “Eco”. Sotto tutti i punti di vista…

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