Parola d’ordine: qualità. Progettuale, costruttiva e distributiva. Sono i concetti base della nuova strategia SsangYong che, dopo anni di silenzi, torna prepotentemente sul mercato. E lo fa con un prodotto inedito ed esclusivo: il sorprendente Tivoli. Sorprendente perché, per il costruttore orientale, si tratta di un debutto assoluto nel mondo dei crossover compatti del Segmento B. Nel quale, grazie all’interesse della clientela europea, la concorrenza è agguerrita, molto agguerrita. Ecco che il nuovo Tivoli, quindi, rappresenta l’ennesima sfida per SsangYong; una sfida che affronta con coraggio e, soprattutto, con la convinzione di avere a disposizione un prodotto bello, interessante e con un buon rapporto qualità/prezzo. In fondo, i risultati di vendita ottenuti in corea da Tivoli (la vettura è stata lanciata lo scorso gennaio) sono più che confortanti: si viaggi, infatti alla media di 2,600 unità mensili e, se tanto mi da’ tanto…
Dove poteva essere presentato ufficialmente il nuovo Tivoli? Visto il nome, le scelte non potevano essere che due: il parco giochi Tivoli di Copenaghen oppure la cittadina Tivoli, nei dintorni di Roma. SsangYong da optato per quest’ultima location e a Tivoli, c’eravamo anche noi. Iniziamo con lo scrivere che SsangYong Tivoli è il primo nuovo modello a vedere la luce dopo la fusione di SsangYong e Mahindra & Mahindra. Frutto di 42 mesi di sviluppo e di un investimento pari a 350 miliardi di won coreani (280 milioni di euro), SsangYong Tivoli sarà un competitor agguerrito in termini di design e affidabilità, sicurezza, spaziosità degli interni e praticità, oltre che per la disponibilità della trazione integrale, opzione che differenzierà il veicolo dagli altri Crossover del settore. Dal punto di vista estetico è carino, contraddistinto da linee e geometrie pulite, da un look urbano e dinamico, e dal profilo che, come dichiarato in conferenza, “incarna l’energia del linguaggio stilistico di SsangYong “Nature-born 3 Motion”! Piacciono i gruppi ottici, l’accessibilità è buona così come lo spazio dell’abitacolo e l’ergonomia dei sedili: lo spazio bagagli, per esempio, arriva a offrire 423 litri di capacità, quanto basta per trasportare tre sacche da golf piene mentre la seconda fila di sedili è completamente abbattibile mettendo a disposizione una capacità di carico complessiva che arriva fino a 1.115 litri. I sedili della seconda fila sono inclinati a un angolo di 27,5 gradi, e il pavimento praticamente piatto è garanzia di comfort per i passeggeri posteriori, anche nei lunghi viaggi. I sedili posteriori offrono grande flessibilità di configurazione, e possono essere completamente abbattuti oltre che frazionati 60:40.
La posizione di guida è leggermente rialzata, il volante (sagomato a D) è ben impugnabile, i comandi sono alla portata di mano mentre le informazioni sono ben leggibili. E i difetti? Durante il nostro primo contatto con la vettura abbiamo riscontrato una certa rumorosità all’interno dell’abitacolo e qualche piccolo problemino di visibilità, soprattutto in curva a causa dei montanti anteriori un po’ troppo corposi. Nella media le due motorizzazioni disponibili, entrambe Euro 6, abbinabili ad un cambio manuale o ad un nuovo cambio automatico (costa 1.800 euro), entrambi a 6 rapporti: il nuovo motore benzina e-XGi160 eroga fino a 128 CV/6.000 giri/min di potenza con una coppia massima di 160 Nm/4.600 giri/min (avremmo gradita qualche cavallo in più), e l’unità diesel e-XDi160 da 115 CV e 300 Nm/1.500~2.500 giri/min di coppia, la nostra preferita. Per i “puristi”, è disponibile anche una versione a GPL.
Per quanto riguarda la trazione, il cliente potrà scegliere fra le 2 ruote motrici e la trazione integrale AWD a controllo elettronico che distribuisce la coppia motrice agli alberi di trasmissione anteriore e posteriore, effettuando regolazioni automatiche a seconda della superficie stradale e delle condizioni di guida in modo da ottimizzare le prestazioni.
Nella guida normale, il sistema distribuisce tutta la potenza alle ruote anteriori per ridurre i consumi; poi, in caso di neve o di fondo bagnato o sdrucciolevole, passa automaticamente alla trazione integrale trasferendo la potenza anche alle ruote posteriori in modo da garantire stabilità. Per una guida stabile e sicura, soprattutto nei tratti in salita o discesa, la trazione integrale opera insieme al dispositivo Hill Start Assist, che interviene dando potenza alle ruote che perdono aderenza. A controllare il sistema 4×4 provvedono anche l’ESP e l’ABS, a vantaggio delle prestazioni frenanti e di una maggiore sicurezza. Infine, la bella notizia: in Italia il nuovo Tivoli sarà disponibile nei tre allestimenti Start, Go e Be, con il listino che parte da 15.950 euro.