Le storiche Alfa Romeo hanno scatenato ancora una volta l’entusiasmo di migliaia di siciliani ed appassionati giunti, come ai bei tempi, alle mitiche tribune di Cerda per assistere alla centesima Targa Florio. Non solo: l’edizione storica di quest’anno che si è appena conclusa ha anche visto migliaia di tifosi assiepati lungo il percorso per applaudire non solo le più belle Alfa da corsa schierate dal Registro Italiano Alfa Romeo e dalla stessa Casa tramite il suo settore heritage ma anche tanti indimenticati piloti del passato che proprio sui difficili tornanti delle Madonie hanno creato la leggenda della Targa Florio che compie quest’anno ben 110 anni di vita.
I bolidi Rossi del RIAR sono stati però particolarmente applauditi: fra questi l’unica vera Alfa RL TF ( Targa Florio ) sopravvissuta, quella di Sivocci – Masetti del 1924, l’ indimenticabile plurivittoriosa 33 SC 12 campione del mondo SportPrototipi (qui portata sulle strade della Targa Florio da Arturo Merzario ) e la famosa SZ di Vito Coco (proprio lei, la vincitrice della classe 1300 e addirittura settima assoluta, davanti a Ferrari, Porsche e macchine ben più potenti) guidata da Stefano d’Amico, Presidente RIAR.
D’altra parte, nonostante la presenza di brand molto blasonati sono sempre le Alfa quelle intorno alle quali la gente si raccoglie in adorazione. Ed è tutto un fiorire di racconti, di ricordi, di aneddoti: la passione e l’amore per le Alfa sfociano infatti nel sociale e vanno ben oltre il tifo automobilistico. Insomma, quello strano marchio con una croce rossa e un “biscione” che divora un saraceno è più vivo che mai nel cuore e nell’entusiasmo di ogni sportivo.