Una BMW Serie 5 nelle scene di apertura del Macbeth che il 7 dicembre ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala di Milano

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Il 7 dicembre scorso il Teatro alla Scala di Milano ha viso il ritorno del pubblico alla serata inaugurale della stagione. L’opera messa in scena è stata il Macbeth di Giuseppe Verdi, diretta dal Maestro Riccardo Chailly con la regia di Davide Livermore e le scene di Giò Forma.

L’ambientazione in una metropoli distopica, in abiti contemporanei, ha visto in scena richiami a celebri architetture metropolitane ed elementi di design e anche una moderna auto – una BMW Serie 5, per l’occasione con un look “total black” – su cui viaggiano Macbeth e Banco in apertura di tragedia quando i due personaggi attraversano i boschi della Scozia in un’atmosfera cupa di lampi e tuoni.

La vettura è protagonista anche delle scene successive, quando attraverso immagini potenti e molto scenografiche, il regista Davide Livermore fa sfrecciare l’automobile all’interno della foresta in un viaggio che fa presagire atmosfere stile “Inception” di Christopher Nolan.

 

Macbeth

Il Teatro alla Scala ha festeggiato il suo settantesimo 7 dicembre con Macbeth, il capolavoro con cui Giuseppe Verdi conclude i suoi anni giovanili e apre nuovi orizzonti al teatro musicale. Diretto dal Maestro Riccardo Chailly, che ha portato a conclusione la “trilogia giovanile” dedicata alla prima fase della produzione del compositore dopo le aperture di Stagione con Giovanna d’Arco nel 2015 e Attila nel 2018. Con Macbeth Davide Livermore è stato il primo regista a realizzare lo spettacolo inaugurale per quattro stagioni consecutive, con le scene di Giò Forma, i costumi di Gianluca Falaschi, i video di D-wok e le luci di Antonio Castro.  

In scena un cast di assoluta eccellenza si sono riunite alcune delle più grandi voci del nostro tempo. Lady è Anna Netrebko, la voce più applaudita e ricercata del panorama internazionale, che è giunta alla quinta inaugurazione di Stagione. Nella parte di Macbeth è tornato Luca Salsi, uno dei grandi baritoni verdiani di oggi, maestro di canto e di parola come Francesco Meli che alla Scala è già stato straordinario protagonista di ben otto personaggi verdiani. Banco è il basso Ildar Abdrazakov, mentre anche nelle altre parti brillano voci importanti come quelle di Ivan Ayon Rivas e Chiara Isotton. La coreografia è di un protagonista della danza e dello spettacolo contemporanei come Daniel Ezralow.