Volvo avvia un test per l guida autonoma nel Regno Unito

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Volvo Cars, produttore di automobili di lusso, sta pianificando per il prossimo anno l’avvio del test di guida autonoma più ampio e ambizioso del Regno Unito al fine di velocizzare l’introduzione di una tecnologia che promette una significativa riduzione degli incidenti stradali, oltre che di decongestionare le strade più trafficate e far risparmiare agli automobilisti tempo prezioso.

La Casa Automobilistica svedese, il cui nome è sinonimo di sicurezza automobilistica sin da quando inventò la cintura di sicurezza a tre punti nel lontano 1959, sta svolgendo un ruolo pionieristico nello sviluppo e nella diffusione dei sistemi di guida autonoma a livello globale, facendolo rientrare nell’ambito di un progetto più ampio che punta all’azzeramento entro il 2020 del numero di persone rimaste uccise o gravemente ferite a seguito di incidente stradale a bordo di una nuova Volvo.

“La guida autonoma rappresenta un enorme passo avanti nell’ambito della sicurezza automobilistica,” ha dichiarato Håkan Samuelsson, Presidente e CEO. “Prima si riuscirà a portare sulle strade le vetture con guida autonoma, prima si potrà iniziare a salvare vite umane.”

Håkan Samuelsson esprimerà le sue opinioni sull’argomento in occasione di un seminario sponsorizzato da Volvo e Thatcham, società di ricerca in ambito assicurativo, dal titolo ‘Un futuro con le automobili con guida autonoma – le implicazioni per il settore assicurativo’, che si terrà presso l’America Conference Centre di Londra il prossimo 3 maggio.
Drive Me: Volvo Cars’ approach to autonomous driving
Il test organizzato da Volvo nel Regno Unito avrà il nome di ‘Drive Me London’ e si distinguerà dagli altri programmi di guida autonoma esistenti perché coinvolgerà normali famiglie nella guida di vetture con tecnologia di guida autonoma sulle strade della rete pubblica.

Volvo raccoglierà i dati prodotti da questi utilizzatori quotidiani della nuova tecnologia e li userà per sviluppare vetture con guida autonoma adatte alle condizioni di guida del mondo reale piuttosto che alle condizioni non realistiche che caratterizzano le prove sui circuiti di collaudo. Thatcham Research fornirà l’analisi dei dati tecnici e gli eventuali piloti professionisti che dovranno essere necessariamente coinvolti nel test.

L’iniziativa Drive Me London sarà avviata all’inizio del 2017 con un numero limitato di vetture con guida semi-autonoma e proseguirà nel 2018 in versione ampliata, coinvolgendo fino a 100 auto con guida autonoma e diventando così il programma di test di questa tecnologia di guida più ampio ed esteso mai condotto sulle strade britanniche.

L’introduzione dei veicoli con guida autonoma promette di rivoluzionare le strade britanniche sotto quattro punti di vista: sicurezza, congestione del traffico, inquinamento e risparmio di tempo.

Ricerche condotte da enti indipendenti hanno dimostrato che la guida autonoma ha il potenziale di ridurre in modo significativo il numero di incidenti stradali, in alcuni casi fino al 30%. Fino al 90% di tutti gli incidenti stradali sono attualmente riconducibili a un errore o alla distrazione dell’automobilista, fattori che dovrebbero ridursi drasticamente grazie all’impiego di vetture con guida autonoma.

“I produttori di veicoli prevedono che le auto ad elevato contenuto di autonomia nella guida, in grado quindi di escludere completamente il conducente dalla guida effettiva per alcuni tratti del percorso, saranno disponibili più o meno dal 2021 in poi. Indubbiamente verrà ridotta drasticamente anche la frequenza degli incidenti. Questo effetto lo abbiamo già riscontrato con l’introduzione del sistema di Frenata Autonoma d’Emergenza (AEB) su molte nuove vetture. Le ricerche condotte negli Stati Uniti dall’ente NHTSA pronosticano che entro il 2035, proprio grazie alla maggiore diffusione di automobili con guida autonoma e connesse alla Rete, gli incidenti verranno ridotti dell’80%. Inoltre, nel caso in cui l’incidente non si possa proprio evitare, la velocità d’impatto verrà comunque ridotta grazie alle prestazioni del sistema, contenendo così la gravità dell’incidente,” ha commentato Peter Shaw, CEO di Thatcham Research.

“Le auto che guidano da sole renderanno i nostri viaggi o i nostri spostamenti in auto più veloci, meno inquinanti e più sicuri. Il Regno Unito sta guidando lo sviluppo della tecnologia necessaria a rendere tutto questo una realtà grazie all’altissima qualità della nostra ricerca e questo genere di progetti sperimentali diventeranno sempre più comuni”, ha affermato Sajid Javid, Segretario di Stato del governo inglese per lo Sviluppo Economico e l’Innovazione. “Tali avanzamenti tecnologici dimostrano che la quarta rivoluzione industriale è dietro l’angolo ed è proprio perché siamo determinati a essere in prima linea che chiamiamo eccellenze da tutto il mondo per poter effettuare questo genere di sperimentazione”.

Per quanto riguarda la congestione stradale, i veicoli con guida autonoma consentiranno una maggiore fluidità del traffico, riducendo così gli ingorghi e di conseguenza le emissioni dannose e l’inquinamento ad esse associato. Da ultimo, una minore congestione del traffico consentirà agli automobilisti di risparmiare tempo prezioso.

“I vantaggi delle vetture con guida autonoma sono molteplici,” ha spiegato Samuelsson. “E’ per questo che i governi di tutto il mondo devono creare il quadro legislativo e l’infrastruttura necessari a consentire la libera circolazione di questi veicoli entro il più breve tempo possibile. L’industria automobilistica non può fare tutto da sola. E’ importante che i governi diano il loro contributo.”