Il riconoscimento di Quattroruote va a Lotta Jakobsson, tecnico Volvo che ha dedicato una vita alla Sicurezza in auto
Il premio è stato consegnato oggi nell’ambito dell’evento Quattroruote Day tenutosi a Milano, nelle sale di Palazzo Mezzanotte.
In oltre 25 anni di carriera nella ricerca e sviluppo dedicata alla Sicurezza in Volvo Cars, Lotta Jakobsson ha dato un contributo fondamentale alla definizione dei principali dispositivi di sicurezza che rendono Volvo il punto di riferimento dell’intera industria automobilistica sul fronte della sicurezza stradale.
Fra tali sistemi vanno citati gli airbag laterali e il sistema a protezione dal colpo di frusta (WHIPS – Whiplash Protection System), entrambi “prime” mondiali all’epoca della loro introduzione.
Un focus particolare dell’attività di Lotta Jakobsson è stato nel tempo quello relativo alla protezione di occupanti “speciali” come i bambini e le donne incinte. La ricerca svolta su questi fronti specifici ha portato alla definizione di tutti i sistemi di protezione attualmente in uso sulle moderne Volvo e pensati appositamente per i bambini. A Lotta Jakobsson si deve inoltre la realizzazione di un innovativo tipo di manichino da crash test, che riproduce le fattezze di una donna in gravidanza.
Più in generale, Lotta Jakobsson ha maturato una specializzazione relativa agli effetti degli incidenti sul corpo delle persone coinvolte, dentro e fuori l’auto. Grande attenzione ha infatti dedicato anche a tutti quei sistemi definiti e implementati da Volvo chiamati a preservare l’incolumità degli utilizzatori più deboli della strada, come pedoni e ciclisti.
“Sono onorata di poter ricevere questo premio, che considero come un riconoscimento all’impegno costante di Volvo sul fronte della sicurezza”, ha dichiarato Lotta Jakobsson al momento della consegna del premio. Aggiungendo: “Ho dedicato 25 anni di attività a rendere le Volvo auto più sicure, per tenere fede alla missione che da sempre contraddistingue Volvo. Sono orgogliosa di rappresentare questo Heritage, questo straordinario patrimonio di conoscenza che è di Volvo. E soprattutto, sono qui a testimoniare che l’impegno di Volvo non è in funzione dei punteggi delle prove di crash-test. Come amiamo dire noi, Volvo va oltre le stelle, perché quei test non sono che una piccola parte del quadro globale. Quello che abbiamo sempre fatto per essere leader nella sicurezza è guardare alla vita reale, studiando gli incidenti che si verificano sulla strada. E dalla vita reale continueremo a trarre gli spunti necessari per migliorare ulteriormente e arrivare a un futuro senza incidenti, in linea con la nostra Vision 2020”.
Oggi l’incarico di Lotta Jakobsson all’interno di Volvo Cars è quello di Tecnico Senior specialista in Sicurezza presso il Centro per la Sicurezza di Volvo. Lotta Jakobsson è inoltre uno dei portavoce principali di Volvo Cars in materia di Sicurezza.
Lotta Jakobsson ha anche conseguito un master in Scienze dell’ingegneria meccanica e un dottorato di ricerca sul traffico ed è diventata professore aggiunto in sicurezza dei veicoli alla Chalmers University of Technology di Göteborg. Ha inoltre al suo attivo oltre sessanta pubblicazioni che riguardano la protezione degli occupanti delle auto in tutte le possibili situazioni di pericolo e che ne hanno decretato una notorietà internazionale. Infine, Lotta Jakobsson è ambasciatrice per la Sicurezza dei bambini in auto nell’ambito di collaborazioni con istituti accademici e istituzioni in tutto il mondo.
Un premio riservato a grandi personalità del mondo dell’Auto
Il premio Gianni Mazzocchi, intitolato al fondatore della rivista Quattroruote, è assegnato ogni anno a persone che abbiano dato un contributo decisivo allo sviluppo dell’Auto. Nelle precedenti edizioni, il Premio Mazzocchi è andato al padre del consumerismo americano Ralph Nader (nel 2011), al progettista John Barnard (2012), al designer Giorgetto Giugiaro (2013) e a Takeshi Uchiyamada, chairman of the board della Toyota e precursore delle auto ibride.
Il premio di quest’anno è stato progettato dal designer Jacopo Foggini, che si definisce un esploratore che percorre l’arte e il design, superando i limiti imposti dalla convenzionalità delle discipline. La capacità evocativa delle sue opere combina una raffinata sensibilità poetica con il rivoluzionario uso in ambito artistico di un comunissimo materiale, normalmente utilizzato per produrre i catarifrangenti delle automobili: il policarbonato. Grazie a una macchina di sua invenzione, Foggini porta il policarbonato a una temperatura di 200 gradi, riducendolo ad un filamento che modella con le mani sino a creare forme luminose e opere monumentali, labirinti di fili in un’elegante mescolanza di colori. Dall’inizio della sua carriera e fino ad oggi le sue creazioni sono state esposte presso gallerie e spazi espositivi di tutto il mondo.